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Romagna Toscana, 100 anni fa dieci Comuni passavano sotto Forlì

L’Accademia degli Incamminati potrebbe dedicare una Tornata all’argomento, mentre le manifestazioni dovrebbero svolgersi a Portico e a Rocca, rispettivamente primo e ultimo capoluogo .

Romagna Toscana, 100 anni fa dieci Comuni passavano sotto Forlì

"Vittorio Emanuele III, per grazia di Dio e per volontà della Nazione Re d’Italia, in virtù dei poteri conferiti al Governo con la Legge 3 dicembre 1922, n. 1601; veduto il testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con regio decreto 4 febbraio 1915, n.148; udito il Consiglio dei ministri; sulla proposta del ministro segretario di Stato dell’Interno, presidente del Consiglio dei ministri; abbiamo decreto e decretiamo: Il circondario di Rocca San Casciano, appartenente alla provincia di Firenze, è aggregato alla provincia di Forlì. Roma, addì 4 marzo 1923. Firmato Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini".

Con questo breve regio decreto di soli 3 articoli, pubblicato sulla Gazzetta del Regno d’Italia del 27 marzo 1923, la Romagna Toscana passava cent’anni fa da Firenze a Forlì. I rappresentanti dei comuni della valle del Montone (dove è rimasto per oltre cinque secoli il capoluogo: Portico, Castrocaro, Terra del Sole e Rocca), dell’Accademia degli Incamminati di Modigliana e dell’Associazione Risorgimentale di Castrocaro si ritroveranno presto per concordare un programma di iniziative da attuare entro l’estate per celebrare il centenario. L’Accademia degli Incamminati potrebbe addirittura dedicare una Tornata all’argomento, mentre le manifestazioni nella valle del Montone potrebbero svolgersi a Portico e a Rocca, primo e ultimo capoluogo della Romagna Toscana. Durante il passaggio storico non tutti erano favorevoli.

Il sindaco di Tredozio dell’epoca, per esempio, Nicola Bonaccorsi, scrive una lettera a Mussolini per chiedere che Tredozio e Modigliana siano aggregati a Faenza (Ravenna). E aggiunge: "Il saggio ed ottimo provvedimento del Governo Fascista è suscettibile di perfezionamento che per noi è questione vitale. E noi dal Governo Fascista attendiamo non soltanto il buono ma l’ottimo e il perfetto". Tredozio e Modigliana chiedevano di passare a Faenza e non a Forlì, "perché è il nostro sbocco naturale per la comunicazione stradale in fondo alla valle, per il commercio dei prodotti agricoli, industriali e commerciali, per le relazioni culturali". La Romagna Toscana, passata sotto Firenze nella seconda metà del Trecento (dopo quattro secoli di dominio dei conti Guidi di Modigliana), era formata dagli attuali comuni di Firenzuola, Palazzuolo e Marradi (rimasti sotto Firenze), Tredozio e Modigliana, Portico, Rocca, Dovadola, Castrocaro e Terra del Sole, Premilcuore, Galeata, Santa Sofia, Bagno, Verghereto, Badia Tedalda (Pesaro) e Sestino (Arezzo). Dato che il Tevere nasceva in comune di Verghereto, cioè sotto Firenze, il duce volle che nascesse in Romagna, cioè in provincia di Forlì, essendo lui nato a Predappio.

Quinto Cappelli