"Santa Sofia, in arrivo il Bike Park"

Sempre più ciclisti su due ruote percorrono i sentieri del Parco e non solo. Il sindaco: "Riscoperta del mezzo"

"Santa Sofia, in arrivo il Bike Park"

"Santa Sofia, in arrivo il Bike Park"

Le alte temperature di un inverno che probabilmente sarà il più caldo di sempre invogliano i sempre più numerosi appassionati ad inforcare le loro bici per affrontare sia le strade asfaltate delle vallate del Forlivese sia le piste sterrate dell’Appennino tosco-romagnolo all’interno del Parco nazionale.

Infatti grazie a mountaine bike, e-bike, gravel (e con neve e fango la fat bike) sempre più perfezionate con l’utilizzo di abbigliamenti e attrezzature tecniche che permettono le uscite nei giorni più freddi, la bicicletta sta diventando uno strumento di valorizzazione del territorio.

Fin da quando la bicicletta fece la sua comparsa sulle strade italiane, a fine Ottocento, accreditandosi dapprima come strumento elitario per ardite imprese sportive, poi come primo vero mezzo di mobilità individuale di massa, la sua storia divenne indissolubilmente legata a quella dell’evoluzione e della modernizzazione della società italiana, del suo territorio e del suo paesaggio, urbano ed extraurbano.

"Scomparso dalle strade con l’avvento della motorizzazione di massa, negli ultimi decenni il mezzo a due ruote – commenta il sindaco di S. Sofia Daniele Valbonesi – ha conosciuto una nuova riscoperta, posto al centro del dibattito (e dei progetti) sia per il ripensamento della nuova mobilità urbana, sostenibile inclusiva e intermodale, sia per la valorizzazione dei territori (in particolare delle aree interne) attraverso un turismo lento, attivo e sostenibile. Non a caso, come Comune stiamo per appaltare la realizzazione di un Bike Park dove i più giovani potranno imparare ad usare in sicurezza la bici. Negli ultimi anni, grazie all’associazione Bidente Bike Project, molta attenzione è stata dedicata alla formazione dei giovani ciclisti, senza dimenticare che siamo tra i promotori della ‘Ciclovia del Bidente’. Il passaggio negli scorsi anni del Giro d’Italia professionisti e del Giro d’Italia Under 23 e il prossimo 29 giugno della tappa Firenze - Rimini del Tour de France – conclude il primo cittadino – hanno fatto poi conoscere i nostri territori a livello nazionale e con il Tour anche a livello mondiale".

La bicicletta, insomma, come strumento di innovazione sociale, messa al centro di una nuova cultura del paesaggio, del territorio e, soprattutto, di un "nuovo umanesimo".

Inoltre, nel Parco nazionale e nelle aree demaniali della Regione Emilia Romagna, sono presenti circa 150 km di strade forestali (in gran parte chiuse al traffico) utilizzabili dagli appassionati della mtb e della e-bike.

Non a caso l’ente Parco ha ristampato la guida ‘In bici nel Parco’ disponibile presso gli uffici di Santa Sofia (per informazioni: 0543.971375) che illustra 20 percorsi pensati apposta per gli escursionisti in mountain bike.

A titolo esemplificativo segnaliamo il percorso ad anello che "parte da Corniolo – precisano dal servizio promozione del Parco a Palazzo Nefetti – e prosegue per il Giardino Botanico di Valbonella e il Passo della Braccina, arriva a Pian di Rocchi e poi sale fino al Monte della Fratta e al Monte Guffone e infine riscende a Corniolo, passando per Poggio Baldi. L’ambiente è di boschi e rimboschimenti, alternati ad ex coltivi e pascoli. Il percorso, tutto pedalabile senza mai dover scendere di sella, è su piacevoli piste forestali".