Doppio suicidio, Forlimpopoli si ritrova sotto choc: "Dall’imbarazzo alla tragedia"

Trovato morto il 65enne che in chat si era spacciato per ragazza. Il sindaco Milena Garavini: "Dovremmo dedicare le nostre energie ad ascoltare chi è solo". Il nome della vittima è stato ricordato ieri alla messa nella vicina basilica di San Rufillo

Forlimpopoli (Forlì), 7 novembre 2022 - Dolore su dolore, la comunità forlimpopolese si è svegliata ieri con la notizia, che è rimbalzata di bocca in bocca, di messaggio in messaggio, del suicidio del 65enne salito alla ribalta per il servizio delle Iene che ne svelava la doppia, tripla, quadrupla identità. Ma già prima era conosciuto in paese, anche solo di vista, perché tanti l’avevano notato mentre accompagnava l’anziana madre in carrozzina. La storia aveva portato a un altro suicidio, quello del 24enne forlivese Daniele, avvenuto un anno fa. Era solo il primo atto di una tragedia più grande.

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I carabinieri impegnati nei rilievi in via De Gasperi
I carabinieri impegnati nei rilievi in via De Gasperi

"Fin dal momento della messa in onda del servizio si è vissuto un senso di grande imbarazzo, tramutato poi in tragedia con il gesto di ieri mattina". Così il sindaco di Forlimpopoli Milena Garavini descrive lo stato d’animo suo e tanti concittadini. "Siamo vicini alla madre e ai familiari. In questo momento di dolore non vogliamo dire nulla, se non che, da questa tragedia che si somma a tragedia, forse dovremmo tutti fermarci a riflettere su come impiegare le nostre migliori energie nell’ascolto degli altri, per andare a ‘sentire’ quel senso di solitudine che, a mio parere, forse è il comune denominatore di tutta questa vicenda".

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"Tutti conoscevamo il 65enne, anche se non si era mai rivolto direttamente ai servizi sociali per l’assistenza alla madre – aggiunge Elisa Bedei, assessore al welfare nel paese artusiano –. Speriamo che chi di dovere faccia le opportune valutazioni e dia le risposte a chi, giustamente, ne ha bisogno. In questo momento non si può che esprimere un profondo rammarico e un grande dolore. Il sentimento che ci pervade da quando abbiamo visto il servizio in tv è quello di una forte compassione per le vittime". Qualcuno ha rivolto un pensiero al pensionato suicida durante le messe di ieri. "È stato ricordato a poche ore dalla tragedia – conferma don Stefano Pascucci, parroco di Forlimpopoli –. Proviamo sgomento e dolore per questa doppia tragedia". Il campanile della basilica di San Rufillo si erge sullo sfondo, come a sovrastare la casa in cui l’uomo si è tolto la vita, tanta è la vicinanza in linea d’aria con il luogo di culto.

Sul web , intanto, sono comparsi ieri commenti di vicinanza alla famiglia e di riflessione personale, ben diversi da quelli che erano trapelati su varie pagine Facebook nei giorni scorsi. Quella maggiormente seguita nel paese di Pellegrino Artusi si chiama ‘Sei di Forlimpopoli se...’. E, proprio ieri, ha deciso di fermarsi. Una scelta che evita ulteriori polemiche e che, in qualche modo, rispetta la seconda tragedia di questa terribile vicenda. "Ho chiesto a tutti gli utenti di non creare altri post – afferma il gestore della pagina, Paolo Turci –, né di commentare quelli precedenti. Mi sarei ritrovato a passare tutto il tempo a controllare ciò che veniva scritto". Si trattava in molti casi di "porcherie, come già stava accadendo". Per questo anche i social si sono fermati: "Mi sembra giusto anche non commentare alcune volte".