Un autunno caldissimo. Sforati tutti i record con la massima di 33,7°

Il primato precedente era stato toccato il 4 ottobre 2011 con 30,9°. Il meteorologo: "Sopra la media ancora almeno fino al 16 ottobre".

Un autunno caldissimo. Sforati tutti i record con la massima di 33,7°

Un autunno caldissimo. Sforati tutti i record con la massima di 33,7°

Il record assoluto è stato toccato nella stazione meteorologica di Forlì centro nord con la temperatura massima che ha raggiunto ieri i 33,7 gradi, superando nettamente il precedente primato di 30,9 gradi del 4 ottobre 2011. "Una giornata surreale" ha commentato Pierluigi Randi, presidente Ampro (associazione meteo professionisti) e tecnico certificato. Ma tutti i quartieri della città e la zona collinare hanno visto dati veramente eccezionali per il periodo. Si va dai 33 gradi segnalati in aeroporto ai 31,8 della Cava dai 31,9 di San Leonardo di Forlì ai 31,6 di Rocca San Casciano. Si prosegue con 32 a Bussecchio, 31 nella zona dell’Ospedaletto, 31, 5 al Ronco, 30 a Dovadola e 31 a Meldola.

Lo scenario, dovuto ad un ostinato anticiclone sub-tropicale, ha l’aria di voler continuare ancora a lungo "e potrebbe insistere almeno fino al 16 ottobre, con una discesa progressiva delle massime. Un’anomalia assoluta, con temperature massime di 12-13 gradi superiori alla media, come se in estate toccassimo i 45 gradi". Tutta Italia vive questa situazione straordinaria e "in Emilia, per esempio, nella zona collinare si sono toccati i 35 gradi di massima".

L’anno in corso è stato purtroppo il manifesto di eventi estremi, con il susseguirsi di fenomeni che mai si erano verificati in Romagna. "Oltre la terribile alluvione del maggio scorso-prosegue Randi-anche il tornado che ha devastato il territorio ravennate con venti vicini ai 300 chilometri all’ora". Questi fenomeni hanno chiaramente una ricaduta importante sulle diverse attività economiche, prima fra tutte l’agricoltura, che versa in una condizione difficile. "Non piove da molto e il periodo siccitoso sta incidendo, per esempio, sulle semine autunnali come i cereali, frumento, orzo e segale. Per non parlare poi degli effetti sanitari sul nostro corpo e sul nostro benessere fisico e della presenza delle zanzare che non vogliono andarsene, con qualche caso di infezioni e febbre West Nile".

Nella seconda metà di ottobre "dovremmo andare incontro al ritorno delle piogge, a un abbassamento delle temperature e a un clima più consono al periodo autunnale. Ma il rischio di perturbazioni violente rimane-conclude Randi-con fattori di rischio dovuti ad un Mediterraneo caldissimo. Speriamo che questa volta la Romagna sia risparmiata da precipitazioni anomale".

Gianni Bonali