Domani alle 12 alla Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati di Firenze, sede della Presidenza della Regione, il governatore della Toscana, Eugenio Giani, consegnerà al presidente dell’Associazione bancaria italiana (Abi) e del gruppo bancario La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, il ‘Pegaso d’Oro’. Si tratta della massima riconoscenza della Regione Toscana destinata a "coloro che hanno reso servizio alla comunità nazionale ed internazionale attraverso le loro opere in campo culturale, politico, filantropico e nel rispetto dei diritti umani".
Il ‘Pegaso d’Oro’ richiama il simbolo della Regione Toscana, il mitico cavallo alato che è una delle icone più longeve della civiltà occidentale e rappresenta l’eroe che sa costruire la pace, combatte il caos e il male e propone valori positivi: in passato il Pegaso d’Oro è andato a eminenti personalità ed enti mondiali, tra le quali Mikhail Gorbaciov, la Fondazione Kennedy, Jacques Delors, Margherita Hack, Aung San Suu Kyi, Luis Sepulveda e Don Ciotti.
Per Patuelli, che a Firenze ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, si tratta del terzo riconoscimento assegnato dalla città toscana, dopo il ‘Gonfalone d’argento’, del Consiglio Regionale della Toscana, e il ‘Fiorino d’oro’ consegnatogli dal Comune di Firenze.
"Provo grandi emozioni – aveva dichiarato Patuelli in quest’ultima occasione, a inizio 2024 –. Il Fiorino d’oro è il primo emblema del Rinascimento sia in termini cronologici, a meta del Duecento, sia simbolici, perché quella era un’epoca in cui tornava nei nostri territori la fiducia in se stessi, riprendeva la monetazione e proprio il Fiorino era una moneta internazionale, riconosciuta ovunque fino a Costantinopoli, ed era allora una moneta forte come è l’euro oggi".
L’emozione per Patuelli era (e sarà) anche personale: "Mia moglie Giulia è romana. E io sono romagnolissimo – aveva ricordato commentando sempre la consegna ‘Fiorino d’oro’ –. Era inevitabile scegliere una via di mezzo per il matrimonio e proprio a Firenze ci sposammo due volte: la prima con la cerimonia civile a Palazzo Vecchio e poi a Santa Maria in Marignolle per il rito religioso".