
Il Comune ha già ammortizzato quasi la metà degli aumenti subiti. Cgil, Cisl e Uil chiedono di congelare le tariffe per le famiglie meno abbienti. e la possibilità per gli over 65 di viaggiare gratis sui mezzi urbani. .
Una trattativa lunga e articolata, andata avanti tra molti alti e pochi bassi. Ma che ora, alla luce dello sforzo comune che ha portato a ricucire lo strappo di inizio anno, è vicina a chiudersi positivamente. Giunta e sindacati si sono rivisti ieri in Municipio per discutere delle possibili misure da mettere in campo per calmierare i rincari dei biglietti dei bus di Tper scattati i lo scorso 1° marzo.
Da un lato del tavolo, la vicesindaca Elisa Spada, titolare della delega ai Trasporti, e l’assessore al Bilancio, Pierangelo Raffini; dall’altro, i rappresentati locali di Cgil, Cisl e Uil. Al termine del faccia a faccia, consegna del silenzio per tutti. E dunque bocche cucite. L’accordo sembra però vicino. Pronto a essere messo nero su bianco, se non ci saranno sorprese, già all’inizio della prossima settimana.
Al centro del confronto c’è il costo di un servizio, quello per il trasporto pubblico urbano, cresciuto di 86mila euro per le casse comunali e che l’ente di piazza Matteotti ha già ammortizzato con 40mila euro di risorse proprie. Troppo poco, secondo i sindacati, che per questo chiedono di più alla Giunta. La discussione è così ripartita dalle basi della trattativa raccontate su queste pagine a inizio aprile, quando ci fu l’ultimo incontro tra le parti prima di quello di ieri.
Cgil, Cisl e Uil chiedo di congelare le tariffe ante-rincari a quanti presentano un reddito Isee al di sotto di una certa soglia (ad aprile di era parlato di quota 25mila euro). La seconda proposta dei sindacati è relativa invece alla possibilità per gli over 65 di viaggiare gratis sui mezzi urbani. E anche in questo caso ci sono i margini per una trattativa. La terza istanza, infine, non riguarda direttamente la questione tariffe, bensì l’istituzione di nuove corse bus da e per l’istituto di Montecatone.
Va ricordato che dal 1° marzo il biglietto ordinario di Tper è salito a Imola da 1,50 a 1,90 euro; il citypass da 14 a 16 euro; l’abbonamento mensile da 28 a 31 euro. Il costo dell’abbonamento annuale ordinario è invece sceso da 256 a 246 euro. Sempre per quanto riguarda l’abbonamento annuale, sono già state confermate le riduzioni per gli under 27 ed è stata ampliata anche agli over 65 la fascia delle agevolazioni oggi prevista solo per chi ha più di 70 anni. Invariata anche la possibilità di rimborso integrale per gli under 26 anni che non usufruiscono della gratuità ‘Salta su’ per studenti e la restituzione del 70% dell’importo per tutti gli altri residenti (fino a esaurimento fondi regionali). Oltre agli aumenti di cui sopra, sono scattati anche i rincari (su base provinciale) per i bus extraurbani.