
Forno a idrogeno Sacmi. Ecco la prima piastrella
È di Sacmi la prima piastrella cotta con un forno 100% a idrogeno. Dopo il Ceramic innovation open week, che tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre ha presentato al mondo il nuovo prototipo, il Kiln Lab del colosso cooperativo imolese completa con successo le prime prove di cottura. E lo fa utilizzando come combustibile l’idrogeno puro autoprodotto.
Si tratta del risultato di un percorso lungo tre anni che, come spiegano da Sacmi, ha portato innanzitutto alla costruzione, nella sede di Salvaterra (Reggio Emilia), della stazione di produzione e stoccaggio dell’idrogeno puro con elettrolizzatore, bombole di stoccaggio, impianto di miscelazione. Poi c’è stata la realizzazione del prototipo di forno, acceso nelle scorse settimane e progettato per funzionare con miscele variabili di idrogeno e metano e idrogeno fino al 100%.
Prima al mondo a sviluppare e mettere sul mercato un forno industriale capace di funzionare con miscele di metano e idrogeno fino al 50%, Sacmi segna così un nuovo primato. La prima piastrella cotta con miscela al 100% di idrogeno puro è stata realizzata il 23 ottobre scorso e ‘firmata’ con orgoglio dal team del laboratorio.
"Si tratta di un risultato straordinario che segna una pietra miliare per il nostro settore verso un futuro ad emissioni zero – sottolinea il presidente di Sacmi, Paolo Mongardi – Un ringraziamento particolare va ai nostri tecnici che con passione e tenacia hanno lavorato a questo progetto".
Quali sono, a questo punto, i prossimi passi dell’azienda? "Da questo momento si apre una nuova fase – spiega Daniele Baldini, responsabile prodotto forni ed essiccatoi, della divisione piastrelle di Sacmi –. Grazie alla disponibilità dell’idrogeno dalla nostra stazione di stoccaggio potremo effettuare tutte le prove su prodotti reali, utilizzando miscele variabili di combustibile. Il nostro obiettivo primario resta quello di garantire la qualità del prodotto. Intanto possiamo ritenerci molto soddisfatti di questo risultato".
La ricerca Sacmi non si ferma qui. Dopo il primo prototipo di forno 100% idrogeno, e insieme alle prove in produzione per testare l’efficacia del prototipo nelle diverse condizioni produttive e con differenti miscele, dall’azienda annunciano che partirà lo sviluppo di un forno totalmente elettrico, con l’obiettivo di "esplorare anche questa strada verso la neutralità climatica dei processi ceramici".
Condizione determinante per mettere in pratica la sostenibilità è la digitalizzazione degli impianti, con ricadute importanti dal punto di vista del controllo di processo, quindi della qualità ripetibile e della gestione smart dei flussi di produzione. Diverse da questo punto di vista le novità messe in campo da Sacmi che evolvono i tradizionali controlli (dimensione, planarità, densità, bordi, etc), con la realizzazione di retroazioni sul processo (la possibilità per le macchine a monte di correggersi automaticamente quando si verifica un difetto).

