ENRICO AGNESSI
Cronaca

In rete per combattere la solitudine: "Oltre tremila persone da aiutare"

Ecco ’Soli? No, insieme’, il piano finanziato dalla Regione e sostenuto dalle associazioni locali. In campo volontari formati e una piattaforma telematica per la gestione dei casi da seguire .

Contrasto alle solitudini involontarie, sostegno all’inclusione sociale delle persone con disabilità e, alla base di tutto, costruzione di una rete permanente per affrontare meglio i problemi. Sono alcuni degli obiettivi del neonato progetto ‘Soli? No, insieme!’. Il piano, finanziato dalla Regione, è sostenuto da Auser, Caritas, Croce Rossa, Iniziative parkinsoniane imolesi, No Sprechi, Insalute, associazione Rambaldi, centri sociali Tiro a Segno, Bertella e Scardovi.

Anche nel circondario si registra infatti un costante invecchiamento, una forte presenza di famiglie monocomponenti, di quelle in condizioni di fragilità relazionale e isolamento sociale e di quelle con disabilità problematiche, con casi di fragilità ed alcune anche in povertà.

"C’è una crescente domanda di ascolto e di attenzione per contrastare questi fenomeni – avverte Gigliola Poli, presidente Auser Imola -. ll contesto territoriale è ricco di associazioni di volontariato che raccolgono la forte disponibilità solidale espressa dai cittadini e la organizzano per dare risposte ai bisogni delle persone in difficoltà. Da ciò nasce la necessità di unire le forze per costruire una risposta di rete in grado di intervenire su questi bisogni complessi, semplificando nel contempo all’utenza la ricerca delle risposte disponibili".

Le associazioni della rete, in dialogo costante con Asp circondario imolese per i casi più complessi, mettono a disposizione i propri volontari formati, le proprie capacità professionali, di servizio ed economiche, le proprie esperienze, le strutture (sportelli, attività ricreative culturali e motorie). La loro attività è supportata informaticamente da Sinapsi, azienda che ha messo punto gratuitamente un software per permettere a tutta la rete di operare su una stessa piattaforma, così da condividere i casi da seguire e attivarsi.

"La rete è fondamentale perché ci permette di intercettare in modo capillare, anche con specifici interventi di contatto, le persone e rispondere ai bisogni espressi – precisa Fulvia Felini, vicepresidente di Auser, responsabile del progetto -. Saranno attivi almeno dieci sportelli di ascolto e azione nel circondario. Il numero di persone che ci prefiggiamo di raggiungere è importante: 1.200 anziani, 150 disabili, 1.800 persone in condizione di povertà, offrendo loro non solo ascolto, ma risposte concrete a partire da un servizio di trasporto sociale, fornitura di ausili, attività ricreative e, se necessario, fornitura di prodotti alimentari".

Da maggio il servizio ‘Soli? No, insieme!’ è attivo il martedì e il giovedì ai numeri di telefono 370 3046074 e 0542 1956895.