
Pierluigi Martini ha partecipato a 118 Gran Premi di Formula 1
Pierluigi Martini, ex pilota e pezzo pregiato della scuola automobilistica italiana con 118 Gran Premi disputati in Formula 1 (102 con la scuderia Minardi) tra il 1984 e il 1995, ha vissuto in presa diretta, dall’autodromo Enzo e Dino Ferrari, il week end d’oro della top class ad Imola. Martini, oltre 240mila spettatori nei tre giorni di corse sulle rive del Santerno. "La migliore risposta per certificare la valenza della pista imolese nel calendario iridato della Formula 1. Il tutto, senza avere una Ferrari in prima fila". Un bagno di folla clamoroso. "Imola è nella posizione geografica ideale per intercettare i flussi di appassionati di tutta Europa. E’ tornata, come in passato, la cultura del tifoso a caccia di divertimento, buona cucina e sosta lunga in città. Un elemento importante per garantire indotto al territorio". Ma il futuro dell’Enzo e Dino Ferrari in Formula 1 è nebuloso. "Non è possibile disperdere un patrimonio di pubblico e storia del genere. Parliamo di un tracciato nel cuore di quella Motor Valley che tutto il mondo ci invidia". La pista esalta pure le qualità dei piloti. "Non c’è posto più bello nel quale correre. Un circuito tecnico e selettivo, circondato da un paesaggio unico, che non concede tregua a piloti e auto. A Imola, se sbagli, non vinci. Ne sa qualcosa Piastri, con quell’errore al via del Gran Premio che ha dato il via libera a Verstappen". Ferrari da incubo in prova, meglio in gara. "La pressione, alle latitudini della Rossa, è altissima. Sono sempre sotto esame. I suoi due piloti, però, sono molto forti. Leclerc, a mio avviso, è uno dei pochi in grado di tenere testa al marziano Verstappen. Da Maranello devono tirare fuori al più presto quegli accorgimenti tecnici che altri hanno già portato. Mi auguro arrivino da Barcellona in poi". Fine settimana amaro anche per il bolognese Andrea Kimi Antonelli. Si è parlato dei suoi troppi impegni correlati al Gran Premio di casa. "Non sono d’accordo. Io, davanti ai miei tifosi, ho sempre reso il doppio e con la pelle d’oca ad ogni giro. Quando entri nell’abitacolo della vettura e tiri giù la visiera non pensi a sponsor e interviste. Avrà avuto altri problemi, la Mercedes sul passo gara è andata in difficoltà anche con Russell".