"Il primo grande evento dopo l’Heineken Jammin’ Festival. Fu il concerto della ripartenza". L’ex sindaco Daniele Manca (foto accanto), oggi senatore del Pd, rievoca così lo show degli AC/DC in Autodromo il 9 luglio del 2015. E in occasione del ritorno della band australiana all’Enzo e Dino Ferrari, il prossimo 20 luglio, ricorda quei caldi giorni di dieci anni fa.
"C’era stato il Sonisphere, ma non era stata la stessa cosa come numeri – racconta l’allora prima cittadino, che ha ancora negli occhi i 92mila spettatori dello show di Brian Johnson e soci –. Poi si aprì questa possibilità, intavolammo una trattativa e furono loro a scegliere Imola. E anche allora si parlava di un’unica tappa italiana. C’era questa volontà da parte degli AC/DC di legare il loro nome all’Autodromo e alla velocità. Certo, bisognava rimettere a punto la gestione dell’ordine pubblico; ma tutto fu organizzato bene. Ho solo ricordi positivi".
Da lì la macchina dei concerti in Autodromo, ferma di fatto ai tempi dell’Heineken (ultima edizione 2006) si rimise in moto.
"Bisognava garantire accessi sorvegliati e tutelati – prosegue Manca –. E fu fatto un salto in avanti importante rispetto al passato. Due anni più tardi, l’organizzazione del concerto dei Guns N’ Roses fu ancora più complicata, a causa degli incidenti accaduti in piazza a Torino durante la finale di Champions League. Ma l’esperienza del 2015 tornò utile. Fu il primo mattone che mise tutti nelle condizioni di riconsiderare l’Autodromo come struttura adatta a ospitare i grandi eventi internazionali dopo la demolizione dei box e la ricostruzione".
Quanto al recuperato rapporto con la Barley Arts di Claudio Trotta, promoter che dopo essersi lasciato male con i vertici di Comune e Autodromo tornerà a organizzare a un evento in una struttura impegnata oggi in un dialogo sempre più costante con un’altra società quale Live Nation, Manca non ha dubbi: "Claudio è un ottimo organizzatore, affidabile. Anche se allora non riuscimmo a dare corso ai nostri progetti (c’era un contratto in esclusiva e la speranza di portare a Imola anche Bruce Springsteen ma salto tuttò, ndr), ha fatto bene il sindaco a lavorarci. Gli AC/DC, che a luglio avranno come tutti dieci anni in più rispetto al 2015, sono un ritorno importante per la città. Arriveranno migliaia di persone. E si scriverà un’altra pagina della storia del rock".
Una strada da seguire, secondo Manca, anche per il futuro degli show musicali in riva al Santerno. "Il rock è la base naturale per i grandi concerti in Autodromo – ragiona il senatore Dem –. Credo che i festival possano tornare a Imola, in quanto compatibili strutturalmente con il circuito. L’Autodromo non è una semplice piattaforma, come possono esserlo Milano, Roma o Campovolo. Ma per battere una concorrenza tanto agguerrita bisogna creare un evento speciale; come nel caso di questo concerto, che riporterà una passione straordinaria a Imola a dieci anni di distanza da quella prima volta del 2015".
Enrico Agnessi