Multe a Imola, è bufera per le notifiche tardive

Tante segnalazioni di verbali della Polizia locale recapitati oltre i termini previsti. Il comandante Brighi: "Al lavoro per ricostruire l’accaduto"

Una pattuglia della polizia locale durante i controlli

Una pattuglia della polizia locale durante i controlli

Imola, 10 novembre 2022 - Multe, in molti casi relative a eccessi di velocità sanzionati dagli autovelox presenti in particolare lungo la via Emilia, che vengono notificate oltre i canonici 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Verbali che, almeno in teoria, per questo motivo arriverebbero a casa degli automobilisti dal piede pesante già nulli. E che dunque, sempre ragionando per astratto di fronte a una vicenda dai contorni ancora tutt’altro che definiti, non andrebbero pagati. Ma solo dopo un pronunciamento del giudice di pace o del prefetto che dichiari illegittima la multa.

È un piccolo giallo quello che coinvolge ormai da alcuni giorni diversi automobilisti imolesi. Dalle redazioni dei giornali ai social le segnalazioni si moltiplicano. Il leghista Simone Carapia, consigliere comunale di opposizione, vuole vederci chiaro. Ha presentato una richiesta di accesso agli atti per conoscere innanzitutto i motivi e le reali dimensioni del fenomeno. E per capire anche se, guardando la questione dalle casse del Comune, ci siano o meno gli estremi per un possibile danno erariale.

"È stato sollevato da numerosi cittadini il caso delle multe ‘fuori tempo massimo’, ovvero le multe notificate dopo i 90 giorni dal momento in cui l’automobilista ha commesso l’infrazione che sono da ritenersi illegittime e quindi devono essere annullate – ricostruisce Carapia –. E da quello che si sente giro ultimamente ci sarebbero molti casi sul Santerno. Per questo abbiamo presentato una richiesta atti per avere i dati nel dettaglio, sperando che la risposta sia celere e che qualcuno non voglia nascondere qualcosa".

La questione ha almeno due facce: "Da una parte il cittadino non è tenuto a pagare, ma le sanzioni inviate oltre i termini pare siano parecchie a Imola – sottolinea il consigliere comunale –. E a questo punto il danno erariale sarebbe ingente, perché oltre al mancato introito ci sarebbe il danno delle spese di notifica che l’ente ha sostenuto e non può più esigere".

Insomma , una bella matassa da sbrogliare. "Se questo fosse confermato – avverte Carapia – si evidenzierebbe un’enorme criticità nel servizio, anche se sulla gestione della Polizia locale a Imola è come sparare sulla Croce rossa. E soprattutto potrebbe intervenire la Corte dei conti, per chiedere spiegazioni su questo possibile sperpero di danaro pubblico".

La questione è nota alla Polizia locale, visto che ormai da giorni in via Pirandello arrivano le chiamate degli automobilisti disorientati. "Stiamo raccogliendo tutti gli elementi – fa sapere il comandante Daniele Brighi –. Gli uffici stanno lavorando e ho chiesto loro di essere informato tempestivamente per ricostruire quanto accaduto. Da una prima ricostruzione di massima, qualche verbale sarebbe arrivato oltre i termini. Ma magari potrebbero essreci elementi emersi in un secondo momento. Bisogna capire l’entità del problema e quali soluzioni intraprendere per risolverlo. Lo faremo con una certa sollecitudine".

Nel frattempo, l’automobilista multato è di fronte a un bivio. La scelta è tra pagare, magari già entro 5 giorni dalla ricezione della multa per ottenere la riduzione del 30%, o fare ricorso. Se resta fermo, il verbale diventa infatti definitivo per omessa impugnazione. E dovrà essere pagato lo stesso. Pure se illegittimo.