REDAZIONE IMOLA

‘Non si butta via niente’ è un successo

Il progetto che coinvolge il Comune e nove aziende ha raccolto in pochi mesi quasi 14 tonnellate di prodotti alimentari

‘Non si butta via niente’ è un successo

Oltre 13.800 chili di prodotti alimentari donati, di cui più di mille solo di pasti pronti. Sono i primi risultati del progetto ‘Un s’bota veja gnit - Non si butta via niente’, partito lo scorso anno. I dati sono stati presentati ieri dal Comune in occasione della decima Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che ricorre domani. Le aziende che hanno aderito e donano regolarmente le eccedenze alimentari sono Interspar, Hera, Ecu e Clai. In questi giorni sono in attivazione i recuperi anche da Crai, TeaPack, Dulcis Cafè, Naturasì, e Autodromo con le attività connesse. Gli enti no-profit del territorio al momento oinvolti sono la cooperativa sociale Mano tesa e l’associazione No Sprechi, che provvedono alla distribuzione delle eccedenze alimentari a famiglie in difficoltà, persone invalide e anziani.

Il progetto, che ha vinto il premio ‘Vivere a spreco zero’ edizione 2022, è frutto del lavoro trasversale dei tre assessorati: Ambiente, Politiche sociali e Sviluppo economico, in collaborazione con il gruppo Hera e Last Minute Market, società spin off dell’Università di Bologna.

È una vera e propria dichiarazione anti-spreco quella racchiusa in un detto dei nostri nonni "Un s’bota veja gnit - Non si butta via niente", che dà il nome al progetto. "L’obiettivo è duplice: prevenire e ridurre la produzione di rifiuti alimentari e, allo stesso tempo, sostenere gli enti del territorio che assistono le fasce deboli della comunità", spiegano gli assessori Elisa Spada (Ambiente), Daniela Spadoni (Welfare) Pierangelo Raffini (Sviluppo economico). Nel 2023 il progetto si arricchirà di nuove dotazioni utili all’associazione No Sprechi. Il Comune ha infatti vinto il bando Atersir con cui ha previsto l’acquisto di materiali utili alla distribuzione delle eccedenze alimentari e dei pasti pronti. In particolare si tratta di un abbattitore congelatore di temperatura professionale; di 30 contenitori isotermici per il mantenimento delle temperature inferiori a 4°C o superiori a 65°C; di 360 buste termiche 50x50 per trasporto surgelati, in plastica riciclabile.

È previsto inoltre un corso di formazione per 20 volontari che si occupano del recupero degli alimenti - da esercizi commerciali, mense aziendali ed aziende di produzione - e della loro distribuzione ai destinatari, utile a sviluppare maggiori competenze nella gestione degli alimenti recuperati.