ENRICO AGNESSI
Cronaca

"Pubblico in Autodromo? Ipotesi lontana"

Il direttore Benvenuti: "Rischio enorme, non abbiamo grosse aspettative. La grande speranza è per la seconda parte dell’anno"

di Enrico Agnessi

"La presenza di pubblico in Autodromo nel 2021? Non abbiamo grosse aspettative. All’inizio la cosa sembrava più chiara e semplice, ma ora vengono fuori le varianti del virus. La grande speranza è per la seconda parte dell’anno…". L’asticella dei nuovi contagi tornata ad alzarsi in maniera netta nelle ultime settimane, seguita da una crescente pressione ospedaliera legata all’aumento dei ricoveri, impongono un bagno di realismo al nuovo direttore generale di Formula Imola, Pietro Benvenuti.

Un mese fa, quando la situazione sembrava sotto controllo e l’inizio della vaccinazione di massa ormai imminente, anche in città si era cominciato a ragionare legittimamente sulla possibilità di aprire le porte a una parte di tifosi in occasione del Gran premio di Formula 1 del 18 aprile. Prima il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, poi l’assessore comunale all’Autodromo, Elena Penazzi, e infine il numero uno dell’Ausl, Andrea Rossi, avevano iniziato a ragionare pubblicamente di test rapidi all’ingresso, accessi contingentati e via libera per i vaccinati. Ora però sembra essere tornati allo scorso autunno, quando il Circus tornò a Imola, e le porte dell’Enzo e Dino Ferrari si chiusero (nonostante i protocolli già approvati) a pochi giorni dall’accensione dei semafori.

"Quando riusciremo a ridurre questo virus a semplice influenza, evitando che le persone debbano essere ricoverate in ospedale, ne riparleremo – è il ragionamento di Benvenuti –. Fino ad allora però il rischio è enorme. E penso sia difficile che eventi sportivi o concerti possano avere un regolare svolgimento. Spero di sbagliarmi, ma la possibilità di aprire al pubblico mi sembra molto lontana". Per quanto riguarda i concerti estivi, in particolare (attesi ormai solo sulla carta Vasco, Cesare Cremonini e Pearl Jam), il dg dell’Autodromo si dice "in attesa di capire" come evolverà la situazione. La vera sfida di quest’anno, per Formula Imola, con il ritorno del Gp che ha ridotto da 60 a 37 le giornate in deroga ai limiti di rumore consentiti dalla normativa (cinque delle quali già utilizzate nei primi due mesi del 2021), sarà quella di tenere insieme la sostenibilità dell’impianto e quella dei conti della società (pubblica) che lo gestisce.

"Siamo tutti concentrati a ottenere soluzioni per la salvaguardia di bilancio – ammette Benvenuti – . Abbiamo il dovere di rispettare chi vive attorno all’Autodromo. Bisogna affrontare il problema in maniera seria e scientifica, con buon senso da parte di tutti". D’altra parte, però, "rendere un impianto polivalente dall’oggi al domani è difficile – prosegue il dg del circuito –. Dobbiamo capire qual è il nocciolo duro dal quale partire, altrimenti è difficile mantenere sana un’azienda".

Accanto a Benvenuti, in conferenza stampa, anche il presidente di Formula Imola, Gian Carlo Minardi, in carica da inizio anno. Pure lui scettico sulla possibilità di rivedere il pubblico in tribuna di qui a giugno ("Se cambia qualcosa sarà nel secondo semestre"), il nuovo timoniere della Spa insiste sulla necessità di "sfruttare al meglio" le giornate di attività in deroga (da qui l’addio al Motocross delle Nazioni di settembre) e, sempre a proposito di emissioni acustiche, parla dell’elettrico come di "una sfida che oggi non abbiamo la certezza di vincere". Al di là di tutto, però, agli occhi del faentino Minardi questo Autodromo resta "il più bello del mondo. Un impianto al passo con i tempi come protocollo di sicurezza – conclude –. Di fatto, per tornare qui, la Formula 1 non ha praticamente chiesto interventi sulla pista".