Quanto ci affascina la storia delle comete

Gli studenti e le studentesse analizzano migliaia di anni, dal 200 avanti Cristo ai giorni nostri, da quella di "Halley" alla "Donati"

Quanto ci affascina la storia delle comete

Quanto ci affascina la storia delle comete

Scientificamente il termine "cometa" indica un corpo celeste minore, non grande come un pianeta, fatto di ghiaccio e di polveri. Quando questa raggiunge il perielio, cioè il punto più vicino al sole, evapora e forma quella che chiamiamo coda. L’orbita delle comete non è rotonda, ma ha un punto lontano dal sole e uno vicino. Le comete hanno da sempre affascinato il mondo: lo può dimostrare il "Libro della Seta" creato nel 200 a.C. in Cina in cui si racconta di una cometa che si crede che sia quella di "Halley". Anche in Grecia i più grandi filosofi, tra cui Aristotele, raccontano di questi corpi celesti. Invece, all’epoca dei Romani, erano gli Àuguri che cercavano di interpretare il messaggio che "mandavano" questi corpi celesti. E poi nel Medioevo le comete diventano un elemento importante nella rappresentazione della nascita di Gesù. Andando all’età contemporanea, ricordiamo che nel 1811 passò vicino alla Terra la cometa soprannominata "la grande cometa del 1811", mentre nel 1858 viene scoperta in Italia la "cometa Donati", la più luminosa del XIX secolo e la prima a essere fotografata.

Il Novecento è stato un secolo meraviglioso per le comete. La prima, nel 1910, è stata la cometa di "Halley" ; la seconda è stata nel 1985 la cometa "West" che però non ha suscitato grandi entusiasmi popolari. Insomma, gli anni Novanta sono stati i più belli per gli astronomi. Nel 1996 la cometa "Hyakutake" è stata la terza più visibile di sempre e mantiene il record di lunghezza per la coda. Nel 1997-1998 è stata avvistata la "super" cometa che detiene due record: il primo è per la luminosità e il secondo per tempo di visibilità (18 mesi). Si tratta della Cometa "Hale-Bopp". Questa si può dire che sia la regina delle comete, perché di questa si è potuta vedere chiaramente anche la magnifica coda di ioni o gas, identificata dalla striscia azzurra. Nel 2007 è stata la volta della cometa "Mcnaught" che, secondo gli astronomi, non tornerà più perché dovrebbe avere un tempo di ritorno sulla Terra di 500 mila anni.

Ma che è successo negli ultimi anni? Nel 2020 alle 3 del mattino di ogni giorno si poteva vedere la cometa" Neowise"; l’ultima cometa visibile a occhio nudo è stata, nel 2023, la "cometa di Neanderthal" chiamata così perché la volta precedente è passata quando sulla Terra viveva l’uomo di Neanderthal, vale a dire 50 mila anni fa.

Classe 1 ªB scuola media "Valsalva" Imola