ENRICO AGNESSI
Cronaca

Sacmi e Cefla, in 1.700 pronti per la dose

Al via la profilassi per il personale, trecento iniezioni al giorno. I presidenti Mongardi e Balducci: "Per noi motivo d’orgoglio"

di Enrico Agnessi

"Uniti per ricominciare", recita lo striscione ai piedi della Rivazza, nel quale spiccano i loghi di Sacmi e Cefla. Dopo essere stato, già a partire da fine 2020, teatro dell’immunizzazione del personale sanitario, l’hub vaccinale dell’Autodromo si rimette in moto. Da ieri mattina, nel centro medico del circuito si somministra il siero anti-Covid ai lavoratori delle aziende imolesi. Il messaggio è chiaro: mettere tutti in sicurezza per dare nuovo slancio all’economia locale. Si comincia – e non poteva essere altrimenti – con i due colossi cooperativi del territorio, che nei giorni scorsi hanno presentato il loro bilanci da record. Sistema che, almeno a vederlo da fuori, sembra già rodato. E prima dose inoculata non più tardi delle 8.30.

Molto alte le adesioni tra il personale, che hanno scelto di scoprire il braccio su base volontaria. In totale, tra Sacmi e Cefla si parla di circa 1.700 dipendenti (la stragrande maggioranza), residenti nel circondario e in altre città dell’Emilia-Romagna, che saranno vaccinati nel giro di una settimana al ritmo di circa 300 somministrazioni al giorno. A seguire, toccherà alle oltre 70 aziende imolesi che, dopo l’impulso dato dalle due coop, hanno aderito all’iniziativa. In totale, coinvolti oltre più di 3mila lavoratori. Si tratta in gran parte personale under 50, che in questo modo potrà completare l’intero ciclo vaccinale prima delle ferie e presentarsi in serenità all’appuntamento con la riapertura.

"Proteggere le nostre persone significa proteggere le nostre aziende e la comunità tutta – ricordano i presidenti Gian Maria Balducci (Cefla) e Paolo Mongardi (Sacmi), arrivati in Autodromo per una breve cerimonia inaugurale alla presenza del direttore generale della Ausl, Andrea Rossi, e del sindaco Marco Panieri –. Ecco perché è motivo per noi di grande orgoglio e soddisfazione avere dato un contributo solidale e sostanziale all’accelerazione della campagna vaccinale sul territorio".

Maturata all’indomani dell’approvazione da parte del Governo del protocollo sulla creazione di hub vaccinali aziendali e delle successive linee guida regionali, l’iniziativa è stata realizzata da Sacmi e Cefla "grazie al costante supporto della Ausl imolese – ricordano le due coop a fine giornata in una nota congiunta – e con il coordinamento del medico aziendale, Sante Tabanelli", ieri in prima linea accanto al responsabile del centro, Marco Bandini, medico rianimatore. Un progetto nel quale le aziende hanno "creduto e investito fortemente", nonostante la progressiva apertura delle vaccinazioni a tutte le categorie di età. "Un’esperienza encomiabile", per dirla con il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi.

Il centro medico dell’Autodromo, che come detto all’inizio torna in campo nella campagna di somministrazione dopo il contributo fondamentale fornito nelle prime fasi della vaccinazione, è semplicemente una certezza. Una struttura di primo livello che può mettere a disposizione un’ambulanza attrezzata, il medico rianimatore, una squadra di venti persone tra medici, infermieri e amministrativi. Il tutto per garantire il migliore livello di assistenza e sicurezza durante le somministrazioni che, nelle modalità operative, seguono le stesse linee guida previste del piano vaccinale nazionale, coordinato territorialmente dalle Ausl, in vigore anche negli altri hub e punti di somministrazione del siero anti-Covid nel circondario.