REDAZIONE IMOLA

Senna ‘ritorna’ all’Autodromo di Imola: la mostra arriva dentro al museo

La collezione dedicata ad Ayrton sarà di nuovo visitabile da lunedì 5 agosto a domenica 15 settembre

Angelo Orsi vicino alla foto scattata un attimo prima dello schianto mortale

Angelo Orsi vicino alla foto scattata un attimo prima dello schianto mortale

Imola, 1 agosto 2024 – La mostra fotografica ‘Magic Ayrton Senna / 1994-2024’ arriva in Autodromo. L’apprezzato percorso espositivo che da marzo a giugno ha animato il quadriportico del museo San Domenico, in occasione del trentennale della scomparsa del campione brasiliano (1° maggio), sarà di nuovo visitabile da lunedì 5 agosto a domenica 15 settembre.

E per l’occasione verrà ospitato appunto dal museo Checco Costa, all’ingresso del circuito. La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 11 alle 18.

Chiusura straordinaria dal 22 al 25 agosto. Biglietti: intero 8 euro; ridotto ragazzi da 10 a 16 anni: 5 euro; ridotto residenti Con.Ami 5 euro; ingresso gratuito sotto i 10 anni.

Si tratta, come ormai noto, di un percorso in 94 immagini rigorosamente in bianco e nero, colte dall’obiettivo dei fotografi Angelo Orsi e Mirco Lazzari. Il primo, fotografo e picture editor bolognese di fama mondiale, vincitore di molteplici premi internazionali e storico fotoreporter del settimanale Autosprint, ha seguito da vicino la carriera di Senna, del quale era amico, raccontato gli anni di gare tramite i suoi scatti e la pubblicazione di libri. Lazzari, curatore del progetto, fotografo e allievo di Orsi, in quegli anni era archivista della storica rivista Autosprint, è cresciuto professionalmente nel mondo dei motori seguendo la carriera di grandi atleti delle due e quattro ruote.

Nell’ambito delle celebrazioni del trentennale della tragica morte di Senna, la città ha voluto ricordare il grande campione brasiliano con una mostra fotografica che presenta al pubblico frammenti della sua attività agonistica e della sua vita privata. Non solo le gesta di Ayrton pilota; ma la persona, l’uomo.

Immagini che entrano nel cuore di chi osserva perché sono vere e non posate – racconta Lazzari –. Dettagli colti al volo perché scattate da chi Ayrton lo conosceva a fondo, intuiva e ne sapeva catturare le sfumature. Fotografie che ancora oggi, dopo trent’anni, a guardarle ti bloccano il respiro e ti fanno rivivere il momento. Una mostra interamente in bianco e nero perché, come i ricordi, nel tempo i colori si sbiadiscono, diventano dapprima tenui per poi assumere le tonalità del bianco e nero. Togliendo il colore viene tolto il superfluo e rimane l’essenza. Ci si può concentrare sulle emozioni che ritornano a galla e arrivano diritti al cuore, in maniera ancora più nitida, decisa, assoluta. E con loro l’immagine di colui che trent’anni fa ha concluso la sua vita terrena, ma che nessuno ha più dimenticato”.