
La giornata di ieri ha visto il ritorno del Consiglio in presenza
Imola, 9 luglio 2021 - L’eco dei vari furti messi a segno negli ultimi giorni ai danni di alcune aziende della zona industriale, e dei raid non riusciti in un paio di attività del centro storico, è arrivata fino in Consiglio comunale. Nelle fasi iniziali della seduta di ieri pomeriggio, aperta dalle scintille tra Nicolas Vacchi (Fratelli d’Italia) e Filippo Samachini (Imola Coraggiosa) sulla commemorazione della figura del missino Marcello Bignami, il leghista Simone Carapia ha infatti sollecitato il sindaco Marco Panieri sul tema sicurezza alla luce di quanto accaduto appunto questa settimana. "Dispiace per gli episodi che si sono verificati – osserva il primo cittadino in collegamento con il Consiglio comunale nella seduta che ha segnato il ritorno in Aula degli esponenti di maggioranza e opposizione dopo tanti mesi ‘a distanza’ –. Abbiamo già portato la nostra vicinanza alle attività coinvolte. Le misure messe in campo in questi mesi, con l’arrivo di dieci agenti di polizia locale tra città e circondario, possono rappresentare un punto di partenza; così come l’arrivo degli street tutor. È chiaro però che non bastano a risolvere tutti i problemi, né ad azzerare di colpo i furti". Una grossa mano, tuttavia, il sindaco Panieri se la aspetta dai sistemi di videosorveglianza gestiti dal Comune. "Arriveranno nuove telecamere, e potremo sostituirne anche qualcuna obsoleta, grazie all’accordo di sicurezza integrata previsto con la Regione – anticipa il primo cittadino –. E poi c’è il rilevamento delle targhe, decisivo nelle indagini portate avanti dai carabinieri dopo la rapina di un anno fa davanti al Conad e che ha portato in questi giorni a denunciarne gli autori. Bisogna mantenere alta quell’attenzione che, peraltro, qui nessuno vuole abbassare. Il corso che abbiamo intrapreso è corretto, ma per ridurre al massimo le criticità bisogna lavorare da un lato sulla cultura della legalità e dall’altro sull’inserimento delle misure". Evidentemente non soddisfatto della risposta del sindaco Panieri, il leghista Carapia. "La situazione è molto pericolosa e rischia di peggiorare – protesta il consigliere comunale del Carroccio –. Ci sono stati una serie di potenziamenti, in questi mesi, nei commissariati di polizia dell’Emilia-Romagna. E mi auguro che prima o poi qualcosa arrivi anche a Imola. La sinistra non deve mettere la testa sotto la sabbia: questi furti sono un deterrente anche per chi arriva da fuori e vuole investire in città". Sempre dall’opposizione, parla di "situazione grave" anche Marinella Vella (lista civica Cappello), che auspica il ritorno del posto di polizia in Pedagna. Dalle file di Fratelli d’Italia, il già citato Vacchi protesta invece per le "tante proposte" avanzate dal suo partito ma bocciate dalla maggioranza e invita la Giunta a fare "scelte politiche forti e chiare al posto degli annunci". Visione opposta della questione, ovviamente, da parte del centrosinistra. "Rappresentare Imola come una città a grande rischio sicurezza come fossimo il Bronx credo non rappresenti la realtà", è la replica di Sonia Manaresi (Pd). Il collega S amachini rimarca invece come quello dei furti sia un problema comune a molte zone del Paese ("Ce ne sono in tutte le città d’Italia") e a differenza Carapia si mostra scettico sulla possibilità che i raid disincentivino gli imprenditori interessati a investire in riva al Santerno. "Quella della sicurezza è una questione cruciale per tutti e non va banalizzata – avverte l’alfiere di Imola Coraggiosa –. Bisogna però sfruttare al massimo le nuove tecnologie, altrimenti qui si rischia di chiedere sempre più agenti non si sa fino a quando".