REDAZIONE IMOLA

"Sostegno ai più fragili" Varate dieci convenzioni

Il Comune ha siglato accordi con associazioni e cooperative onlus. L’assessora al welfare, Giulia Naldi: "Così valorizziamo il nostro volontariato"

Il Comune ha assegnato spazi e rimborsi per attività e progetti solidali alle associazioni di volontariato attive nel territorio. Sono state firmate nei giorni scorsi 10 convenzioni, che partono tutte dal 2021. Sono coinvolti 25 soggetti: innanzitutto le 10 associazioni e cooperative sociali onlus selezionate con i 5 bandi usciti a fine 2021, più altre 15 associazioni ad esse collegate attraverso collaborazioni e partnership. Per la realizzazione di alcuni progetti è previsto anche un sostegno economico annuale; per il 2021 l’Amministrazione ha previsto un rimborso complessivo di 24.900 euro.

"Come previsto dal codice del terzo settore – spiegal’assessora al Welfare Giulia Naldi –, abbiamo assegnato, tramite selezione pubblica, diversi spazi comunali disponibili sul territorio e confermato concessioni già in essere ad alcune delle associazioni attive in città. Vogliamo valorizzare ulteriormente il nostro volontariato, dando continuità ad interventi a sostegno dei cittadini più fragili e incrementando le azioni per favorire il loro benessere psico-fisico".

Quattro convenzioni riguardano la concessione in comodato d’uso gratuito dei locali comunali destinati alle attività dei centri sociali. Nel capoluogo è stata assegnata all’associazione Centro sociale Bertella la gestione dei locali di Piazza Papa Giovanni XXIII, e all’associazione Centro sociale Scardovi la gestione di quelli di via Mazzini 29. A Molino Nuovo per la sede di via del Molino è confermata la gestione all’associazione centro sociale Molino Nuovo “Adriana e Odoardo Fontana”, così come per il locali di via Montecalderaro 131 a Palesio la gestione rimane quella dell’associazione Centro sociale Val Quaderna.

All’associazione Auser Volontariato Imola sono stati assegnati i locali siti in via Mazzini 37 e 41 e uno spazio nel centro civico di Osteria Grande per progetti nell’ambito sociale e sanitario a supporto delle famiglie e degli anziani. Per queste attività è previsto anche un rimborso spese di 7mila euro per il 2021.

Per quanto riguarda i due appartamenti di proprietà comunale ad uso sociale nel complesso Villa Scardovi e gestiti dalla società in house Solaris srl, quello in via Mazzini 27A è stato assegnato alla Cooperativa sociale Seacoop, che collabora con l’Associazione Agire per Reagire, per la realizzazione di progetti a sostegno della disabilità adulta (durante e dopo-di-noi); quello di via Mazzini 29 all’associazione Osare Insieme per la realizzazione di progetti di sostegno a nuclei fragili nell’ambito dell’abitare e attraverso un accompagnamento nella gestione del quotidiano, con rimborso di 10mila euro nel 2021.

La gestione del servizio comunale di trasporto di persone anziane, disabili o in temporanea situazione di limitata autonomia è stata assegnata in convenzione all’associazione Tra. Dis. An., in partnership con l’Auser. Queste 8 convenzioni solo valide fino al 31 dicembre 2025.

Inoltre il Comune ha avviato altre 2 convenzioni valide fino al 31 dicembre 2023 con l’Associazione Nazionale Carabinieri e l’associazione Città Sicura, per la realizzazione di progetti nell’ambito dei servizi e della sicurezza della comunità.

Visto il perdurare dell’emergenza pandemica da Covid-19, l’amministrazione ha destinato per il 2021 una quota del Fondo Alimentare, pari a 12.737 euro, agli Enti del terzo settore che si occupano di sostegno alle famiglie fragili e in difficoltà economica residenti a Castel San Pietro, mediante distribuzione di generi alimentari e di prima necessità (prodotti per la cura della persona e la pulizia della casa, prodotti per la cura dei neonati,…), con particolare attenzione alla situazione emergenziale dovuta all’epidemia da Covid 19. Si tratta di famiglie residenti a Castel San Pietro che rientrano in un percorso condiviso con i Servizi sociali e pertanto vengono segnalate dall’Asp – Azienda Servizi alla Persona, oppure per le quali è stato avviato un confronto sulla situazione con il servizio sociale dell’Asp.