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Torna il Lom a merz Piazza Matteotti pronta a illuminarsi con fuochi e musica

Appuntamento sabato con la manifestazione organizzata dalla Pro Loco. Si potranno degustare vin brulè, piè fritta, tortellini e arrosticini . "Un appuntamento antichissimo che vogliamo mantenere vivo".

Torna il Lom a merz Piazza Matteotti pronta a illuminarsi con fuochi e musica

Nel segno della tradizione. Ripartito nel 2022 dopo due anni di stop causa pandemia, il Lom a merz in centro storico si conferma saldissimo anche quest’anno. E ritorna più vivo che mai. L’appuntamento è per sabato prossimo alle 17 in piazza Matteotti. L’evento, arrivato ormai alla sua edizione numero 43, è organizzato come di consueto dall’associazione turistica Pro loco di Imola. C’è anche quest’anno il sostegno di Comune, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Remaind, forno Savelli e altri.

Si potranno degustare il brulè con vino Doc della cantina Ca’ Lunga di Paolo Cassetta, la tipica pie’ fritta di Fontanelice, tortellini e arrosticini alla brace a cura della Pro Loco, la dolce ciambella di Imola per tutti offerta dal forno Savelli. La manifestazione, destinata a richiamare anche quest’anno un discreto numero di persone nel cuore della città, sarà allietata dalle musiche da intrattenimento con dj. Ci saranno inoltre: mercatino delle opere d’ingegno; esibizione della Ciclistica Santerno. Alle 18 è in programma la partenza della camminata per il centro storico e ritorno in piazza Matteotti a cura di ‘Imola Cammina’.

Alle 20, invece, spazio alla fiaccolata stracittadina del gruppo Imolese Pattinaggio per accendere il grande falò. Infine, alle 20.30, spettacolo musicale targato Hbh Show Band. Nel corso della serata si terrà la premiazione ‘Lòm a Iomla’ a cura della Pro Loco e alla presenza del sindaco Marco Panieri.

"Il ‘Lume a Marzo’ è un’antichissima festa del nostro territorio – ricordano dalla Pro loco –, che vogliamo mantenere in vita e trasmettere alle nuove generazioni".

I grandi fuochi propiziatori che illuminavano campagne e colline erano il retaggio dell’antica tradizione dell’età romana dei fuochi di marzo (in dialetto ‘Lom a merz’), un rito magico e simbolico per propiziarsi le forze della natura in vista dell’arrivo della primavera e quindi del risveglio della terra. I ‘Lom a merz’ venivano fatti con i ‘sarment’, le potature delle viti e i contadini cantavano e ballavano; i bambini correvano intorno al fuoco giocando e intonando canti benauguranti. Negli anni del Dopoguerra la tradizione stava spegnendosi, quando la Ca’d’Iomla della Società del Passatore decise di proporre questa festa in città, nella piazza principale di Imola. Fu un’idea brillante che rinnovava una tradizione e la trasmetteva a chi non aveva più radici contadine. Sono passati 45 anni (e 43 edizioni), ma il Lom a merz di Imola continua a illuminare la città.

Nei giorni scorsi, la tradizione del Lom a merz è andata in scena con un ottimo successo di pubblico anche nella frazione di Sesto Imolese grazie a un’iniziativa organizzata in quel caso dal Gruppo Cavalieri Sestesi insieme al PalinSesto e patrocinata dal Comune.