Tratta ferroviaria rafforzata. A Roma inizia il dibattito

Il percorso tra Bologna e Castel Bolognese comprende anche Castel San Pietro. Obiettivo raccogliere opinioni, proposte e osservazioni per il progetto di Rfi.

Tratta ferroviaria rafforzata. A Roma inizia il dibattito

Tratta ferroviaria rafforzata. A Roma inizia il dibattito

È cominciato ieri, al Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici a Roma, l’iter di dibattito pubblico relativo al progetto di quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna- Castel Bolognese Riolo Terme. Una tratta che tocca da vicino anche Castel San Pietro Terme. La volontà è quella di raccogliere osservazioni e proposte per consentire a Rete ferroviaria italiana (Rfi) di valutare e migliorare la progettazione e la programmazione dell’intervento. Si tratta, infatti, del primo segmento con caratteristiche di alta velocità e alta capacità della direttrice adriatica che si estende da Bologna a Lecce. Un asse strategico per la crescita della logistica ferroviaria, in direzione dei porti del centro e sud d’Italia, individuato dall’Unione europea come necessario per la realizzazione del corridoio Scandinavia-Mediterraneo. A oggi, le analisi svolte da Rfi hanno condotto a due possibili scenari: un’alternativa in affiancamento alla linea storica e tre alternative in variante in adiacenza al corridoio autostradale. Le soluzioni, che hanno inizio a ovest della fermata di San Lazzaro e terminano dopo Castel Bolognese, sono emerse come le più efficaci per minimizzare gli impatti sulle aree urbanizzate e le interferenze tra i flussi di traffico. Il tavolo di lavoro è coordinato da Andrea Pillon della Società avventura urbana e prevede quattro incontri pubblici online tra il 16 maggio e il 5 giugno. Senza dimenticare le sessioni di lavoro tecnico-istituzionali per arrivare alla presentazione della relazione conclusiva del 6 settembre. "Il dibattito è aperto alle amministrazioni statali, alle regioni e agli altri enti territoriali – ha spiegato Pillon –. Fondamentale il confronto tra voci diverse. Entro i due mesi successivi dalla ricezione della relazione conclusiva, Rfi pubblicherà sul proprio sito il documento completo con tutte le valutazioni emerse". Per l’assessore regionale Andrea Corsini: "Un’opera infrastrutturale prioritaria per l’Emilia-Romagna – ha aggiunto –. Rafforzare il trasporto su ferro significa spingere sempre più su una modalità di spostamento quotidiano meno impattante per il territorio. Ma anche offrire a pendolari, studenti e turisti valide alternative rispetto all’auto con benefici per l’ambiente".