
La chiesa del Piratello è uno dei luoghi di culto. per cui il Comune ha stanziato fondi per lavori di riqualificazione
Via libera della giunta alla ripartizione di quasi 150mila euro destinati a tre chiese imolesi (Piratello, Sasso Morelli e Santo Spirito) che avevano chiesto un contributo al Comune per alcuni lavori. Tali fondi rappresentano la quota del 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria, spettanti appunto alle confessioni religiose, pagati dai cittadini al Municipio per costruzioni e ristrutturazioni edilizie tra luglio 2020 (quando entrò in vigore il nuovo regolamento in materia) e il 31 dicembre 2023.
Le risorse sono state distribuite in maniera proporzionale al punteggio assegnato da una commissione tecnica. In questo senso, al santuario della Madonna del Piratello vanno oltre 70mila euro a fronte di un intervento costato però tre volte di più. Alla parrocchia della Natività di Maria Vergine a Sasso Morelli sono destinati invece poco più di 42mila euro, per finanziare almeno in parte lavori costati oltre 370mila euro. Infine, per la parrocchia di Santo Spirito ecco poco meno di 36mila euro per un cantiere dal valore di quasi 128mila euro. A conti fatti, il totale del contributo è appunto di 149.441,38 euro, che serviranno a coprire il 41% circa della spesa sostenuta dalle tre chiese (il tetto massimo previsto era del 50%).
Tale finanziamento "è riconosciuto per le sole spese indicate nei preventivi o nei conti finali depositati nell’ambito della presentazione dell’istanza, fatte salve le verifiche in fase di liquidazione e di controllo di quanto effettivamente realizzato, anche tramite sopralluoghi – si legge nella delibera di Giunta che dà il via libera all’operazione –. Al fine della liquidazione del contributo dovrà essere presentata copia dell’atto unilaterale d’obbligo al mantenimento, per un periodo non inferiore a dieci anni decorrenti dalla data di assegnazione del contributo, della destinazione d’uso degli immobili interessati ad edifici di culto o a pertinenze degli stessi".
All’approvazione della delibera attraverso la quale a dicembre 2021 il Consiglio comunale approvò il cosiddetto ‘Regolamento per l’assegnazione di una quota di proventi derivanti da oneri di urbanizzazione secondaria a enti esponenziale delle confessioni religiose per interventi su edifici di culto e relative pertinenze’ si arrivò con una maggioranza inedita.
Ci fu infatti il voto favorevole di un gruppo di opposizione (Fratelli d’Italia) e l’astensione, con parere negativo, di una forza di maggioranza (al tempo Imola Coraggiosa, oggi Sinistra imolese, ma sempre rappresentata da Filippo Samachini). Dissero sì alla delibera anche Pd e Imola Corre. Dai banchi della minoranza, la Lega votò invece contro e la lista civica Cappello si astenne.
Al centro del regolamento, i fondi finalizzati alla realizzazione di scuole, impianti sportivi e aree verdi; ma che gli enti locali possono decidere di destinare in parte alla Chiesa cattolica e alle altre confessioni religiose per il restauro dei loro edifici.
Il provvedimento si rese necessario dopo che, nel 2020, l’allora commissario Nicola Izzo aveva innalzato al 7% la quota di oneri di urbanizzazione secondaria al culto (azzerata dalla precedente Giunta del M5s), demandando proprio alla redazione di uno specifico regolamento la definizione dei criteri di ripartizione del contributo.
Enrico Agnessi