Imola, Vie en Rose chiusa per rissa. Violenta lite per una ragazza, ventenne si rompe un dito

Il giovane sarebbe stato aggredito da tre-quattro coetanei all’interno del locale. La discoteca replica: "Si sono affrontati solo in due, e uno ha colpito il muro con un pugno"

Gli agenti affiggono la notifica di chiusura sull’ingresso della Vie en Rose

Gli agenti affiggono la notifica di chiusura sull’ingresso della Vie en Rose

Imola, 1 aprile 2023 – La polizia ha notificato l’altro pomeriggio ai gestori della discoteca La Vie en Rose un provvedimento di chiusura della durata di sette giorni, in relazione a due episodi accaduti nel locale, il primo ad ottobre, il secondo nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 scorsi. In questa ultima occasione, un ventenne di Imola ha riportato una frattura all’anulare della mano destra giudicata guaribile in 35 giorni, salvo intervento chirurgico. Il provvedimento del questore fa riferimento a un rissa scoppiata nel locale, per gelosia nei confronti di una ragazza. In sintesi, un ventenne era in discoteca accompagnato da una giovane, ex di un altro ventenne pure lui nel locale.

L’ex fidanzato ha affrontato il presunto rivale, all’interno del locale, rifilandogli un pugno sul volto, e altri suoi amici – tre, forse quattro (tutti ventenni, identificati dalla polizia) – gli hanno tirato calci e pugni mentre era a terra. A questo punto gli addetti alla sicurezza hanno portato il ferito in una saletta per soccorrerlo e per capire da lui cosa volesse fare.

Approfondisci:

Omicidio a Modena, rissa e coltellate al Novi Sad: morto un sedicenne, due feriti

Omicidio a Modena, rissa e coltellate al Novi Sad: morto un sedicenne, due feriti

È stata poi chiamata l’ambulanza che ha portato il ferito al Pronto soccorso. E solo dall’ospedale è partita la telefonata alla polizia, che è arrivata e ha fatto scattare gli accertamenti, fino al verbale che fa riferimento a comportamenti negativi nella gestione del locale. Nella decisione del questore, si cita anche l’episodio dell’ottobre 2022, quando nel locale scoppiò una lite. Gli addetti alla sicurezza portarono fuori i protagonisti; arrivò la polizia, un agente restò contuso come pure un sorvegliante.

"Le cose il 26 non sono andate così – riferisce Maurizio Spoglianti, collaboratore diretto del titolare della discoteca – Il ragazzo si è rotto il dito sferrando un pugno all’altro giovane che lo aveva appena colpito al viso: ha preso il muro, e sulla moquette ci sono ancora i segni".

"Non ci sono state risse – prosegue Spoglianti – È vero che nessuno nel locale ha chiamato 118 o forze dell’ordine, ma potevano farlo in tanti, perché il cellulare lo hanno tutti. Abbiamo comunque già chiamato i nostri avvocati. Faremo ricorso contro il provvedimento del questore".

ma. mar.