ENRICO AGNESSI
Cultura e spettacoli

Auto e moto storiche, nasce il museo ‘Mimas’

Imola, lo gestirà una Fondazione che vedrà la luce entro l’anno, sostenuta dal Comune. Investirà 50mila euro. Ancora da individuare la sede dello spazio espositivo

Benito Battilani con pezzi della sua collezione

Benito Battilani con pezzi della sua collezione

Imola, 22 novembre 2024 – Si chiamerà Mimas: Museo internazionale moto e auto storiche. Sarà gestito da una Fondazione omonima, sostenuta dal Comune, che nascerà entro fine anno per poi diventare operativa nel 2025. Quale sarà la sede del nuovo spazio espositivo, del quale da un po’ si parla tanto nei documenti di programmazione della Giunta quanto nelle chiacchiere lontane da microfoni e taccuini, non è però ancora stato svelato.

L’elemento certo e nuovo è la delibera che approda lunedì 25 novembre in commissione consiliare. In quel documento, la Giunta sottoporrà al vaglio delle forze politiche di maggioranza e opposizione, in vista della successiva approvazione in Consiglio comunale, statuto e atto costitutivo della Fondazione responsabile della nuova struttura che “accoglierà nei propri spazi motociclette d’epoca e storiche nelle loro varie conformazioni e molteplici usi a cui erano destinati ma non solo (anche riviste, officine, mostre, ecc…)”.

Una struttura “punto di riferimento permanente e globale per tutti i collezionisti, gli studiosi, gli amatori e gli appassionati di moto e auto d’epoca e storiche”, come da ambizioso obiettivo della Giunta.

La nuova Fondazione, che avrà sede al civico 1 di piazza Ayrton Senna (l’indirizzo dell’Autodromo), sarà “aperta alla partecipazione di soggetti giuridici pubblici e privati” e rappresenterà “l’espressione di una convergenza di visione tra entità pubbliche e private per il perseguimento di fini di utilità sociali”. Dal punto di vista pratico, il Comune metterà 50mila euro una tantum (metà dei quali destinati a “fondo patrimoniale di garanzia” vincolato al fine di assicurare la necessaria garanzia patrimoniale verso terzi), uno dei soci fondatori contribuirà con un bene del valore stimato di 100mila euro e i restanti soci fondatori privati dovranno effettuare un conferimento in denaro o in natura entro il termine del 30 giugno 2025.

La Fondazione sarà amministrata da un Consiglio direttivo temporaneo, composto da cinque membri. Il più noto, soprattutto per gli imolesi, è Benito Battilani, proprietario della collezione di moto d’epoca e storiche prodotte da ditte italiane e straniere dall’inizio Novecento al 1940, destinata evidentemente ad avere un ruolo da protagonista in questa nuova avventura che secondo il Comune avrà lo scopo di “promuovere la conservazione di moto/auto d’interesse storico, collezionistico e d’epoca e la raccolta di documentazione e lo studio relativi”. Assieme al dirigente dell’area Servizi per la Cultura del Comune, Luca Rebeggiani, ci sono poi Elvira Dal Degan, Giorgio Giovanni Vincenzo Sarto e Ariel Atzori.