Ieri altra giornata di interrogatori per gli indagati dell’operazione Los Pollos, finiti nei guai per l’ingente flusso di droga proveniente da Roma e destinato alla centrale di spaccio di Cingoli. Per uno, che era ai domiciliari, il giudice ha disposto l’obbligo di firma mentre una 22enne resta ai domiciliari. Ieri in tribunale a Macerata si sono svolti gli interrogatori di garanzia per Sara Fabrizi, 22 anni di Jesi, residente a Cingoli, e Daniele Talamonti, 21enne di Monte San Giusto. La 22enne, difesa dall’avvocato Sara Scalpelli, si è avvalsa della facoltà di non rispondere e il giudice Daniela Bellesi ha confermato i domiciliari. Talamonti, difeso dall’avvocato Marco Poloni, ha fornito la sua versione, rispondendo alle domande del giudice e confermando due episodi, anche perché lo aveva già ammesso in precedenza. Nei suoi confronti il giudice ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di firma. Ieri sono stati sentiti anche tre dei romani coinvolti nella vicenda: Damiano Faitanini, Massimo Fronteddu, Mattia Grandi, che restano in carcere, mentre giovedì, all’indomani dell’operazione eseguita dai carabinieri, era stata sentiti Natascia Costantini.
Chiara Marinelli