MATTEO PARRINI
Cronaca

Cinghiali malati di tubercolosi. Il sindaco proroga la caccia

Il sindaco Denis Cingolani ha provveduto ieri a estendere fino a fine giugno l’ordinanza contingibile e urgente per le operazioni...

Il sindaco Denis Cingolani ha provveduto ieri a estendere fino a fine giugno l’ordinanza contingibile e urgente per le operazioni...

Il sindaco Denis Cingolani ha provveduto ieri a estendere fino a fine giugno l’ordinanza contingibile e urgente per le operazioni...

Il sindaco Denis Cingolani ha provveduto ieri a estendere fino a fine giugno l’ordinanza contingibile e urgente per le operazioni per il controllo del numero dei cinghiali mediante abbattimento nella zona compresa tra il Vallato, il fiume Esino e le zone limitrofe, a ridosso del centro urbano, emanata una prima volta a fine aprile e poi prorogata a maggio.

A motivare la prosecuzione della caccia al cinghiale con ordinanza numero 30 è stata la comunicazione al sindaco inviata dal dottore Maurizio Catitti, direttore dell’Unità operativa complessa del Servizio igiene degli alimenti di origine animale dell’Ast di Macerata. Nella missiva infatti viene segnalato che "tre dei quattro animali abbattuti in attività di controllo in zona urbana del territorio del Comune di Matelica, in data 7 maggio e 23 maggio, due maschi e due femmine, sono risultati interessati da quadri anatomopatologici compatibili con infezione di natura tubercolare e destinati alla distruzione".

Una situazione non certo nuova per gli stessi cacciatori, visto che, come lo stesso Catitti ha tenuto a precisare "nelle stagioni venatorie degli anni 2023, 2024 e 2025, nel territorio del Comune di Matelica sono stati abbattuti in attività venatoria circa 250 capi della specie cinghiale e in 35 capi sono state riscontrate lesioni riconducibili a infezione tubercolare a diversi stadi evolutivi, riguardanti più organi e apparati, in animali di diverso sesso, peso ed età". Per questa ragione quindi è stato stabilito di proseguire la caccia anche tramite l’utilizzo di cani, necessari a stanare gli ungulati, che negli ultimi mesi si sono spesso spinti fino nel centro urbano, come documentato con foto e video nelle zone a ridosso dell’ex convento di Sant’Agostino (nella foto), in via Boldrini e in spiazzo Mercato Vecchio.

Matteo Parrini