Covid Macerata, classi a casa con un solo positivo. "Ignorate le regole nazionali"

L’accusa del comitato Priorità alla scuola: le inadempienze delle istituzioni scaricate su studenti e famiglie

Lezione in un’aula semivuota: cresce il numero di classi in quarantena (foto d’archivio)

Lezione in un’aula semivuota: cresce il numero di classi in quarantena (foto d’archivio)

Macerata, 25 novembre 2021 - Nelle scuole scatta ancora la quarantena per tutti anche con un solo caso di positività in classe. Da quanto riportano dirigenti scolastici e famiglie, negli istituti marchigiani e provinciali non è stato ancora attivato il nuovo protocollo per la scuola, quello che prevede la quarantena per tutti solo con tre studenti positivi nella classe: al momento, infatti, gli studenti già dopo un caso di positività accertato sono costretti a non andare a scuola e a iniziare la dad.

Tra l’altro, il nuovo protocollo prevede il rientro in classe immediato dopo aver effettuato un tampone subito e un altro dopo cinque giorni, test che però al momento non si stanno facendo. "Le indicazioni che ci arrivano dall’Asur sono le stesse di prima, stiamo adottando la vecchia procedura – riferisce Roberta Ciampechini, dirigente dell’Ite e dello Scientifico –. Quando comunichiamo un caso di positività, inizia la dad per tutta la classe, perché ci arriva il procedimento di quarantena per l’intero gruppo. Poi per il rientro si procede con quello differenziato, tra chi è vaccinato e chi no".

"Il 17 novembre si è tenuta la conferenza di servizio – ha spiegato Mara Amico, dirigente dell’istituto Lucatelli di Tolentino –. Ci hanno detto che bisogna continuare con le quarantene al primo positivo, finché non sarà messa in piedi la piattaforma dell’Asur Marche, nella quale poi noi potremo inserire i nomi per il tracciamento. A quel punto sarà possibile seguire la procedura nazionale. Sappiamo che a riguardo sono sorte delle lamentele: alcune famiglie ci hanno anche proposto di fare i tamponi a pagamento per i figli per poterli fare rientrare subito a scuola, ma assolutamente non possiamo fare discriminazioni tra chi si può permettere di fare il tampone e chi no, lo deve fare l’Asur. Per adesso dobbiamo aspettare".

Anche il comitato Priorità alla scuola Marche ha chiesto un incontro agli assessori regionali Filippo Saltamartini (sanità) e Giorgia Latini (istruzione) per cercare di adottare quanto prima la direttiva nazionale e ridurre così per quanto possibile l’utilizzo della dad. "Molte classi sono di nuovo in dad per tempi prolungati (10-14 giorni), come da vecchio protocollo – ha sottolineato il comitato –. Non solo: la semplice quarantena imposta agli studenti, senza l’esecuzione di tampone iniziale, non permette di individuare precocemente eventuali ulteriori casi tra i compagni di classe.

Secondo quanto dichiarato dal provveditore Marco Ugo Filisetti in una recente intervista sarebbe in arrivo una piattaforma per facilitare le comunicazioni tra scuole e dipartimenti di prevenzione nella segnalazione dei casi positivi e dei contatti. Ma perché così in ritardo? Quando verrà effettivamente implementata questa piattaforma che consentirebbe l’attuazione del nuovo protocollo? Per il terzo anno consecutivo, nuovamente, si scaricano le inadempienze della politica e delle istituzioni sulle spalle degli studenti e delle famiglie".

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