
Pasquale Mammaro, direttore artistico del Premio Ravera, al fianco di Carlo Conti, che anche quest’anno presenterà la serata di Castelraimondo
Torna il "Premio Ravera – Una canzone è per sempre", giunto alla decima edizione per ricordare la figura di Gianni Ravera, artefice di successi e innovazioni che hanno segnato la storia della musica e della televisione. L’appuntamento è dopodomani alle 21 al campo sportivo di Castelraimondo e a guidare la serata sarà ancora una volta Carlo Conti. A firmare la colonna sarà l’Orchestra Mediterranea, diretta dal maestro Michele Pecora, ideatore del Premio, che proprio a Ravera deve il suo fortunato incontro con la grande discografia. La direzione artistica è di Pasquale Mammaro, protagonista al fianco di numerosi artisti a Sanremo, che ha confezionato un’edizione ricca di ospiti. Un cast stellare dove figurano: Nino Frassica, Serena Brancale, The Kolors, Nomadi, Marcella Bella, Michele Zarrillo, Michele Pecora, Ditonellapiaga, Gemelli Diversi, Sal Da Vinci, Settembre, Clara, Giordana Angi, Chiara Galiazzo, Luisa Corna, Jessica Morlacchi e Filippo Graziani. "Questa serata – dichiara Mammaro – è per tutti noi che crediamo nello spettacolo e nella forza della musica, un motivo per celebrarla e per me, un modo di ricordare Gianni Ravera con gratitudine ed affetto. Ogni anno è una nuova sfida e una rinnovata emozione". Il Premio Ravera si aprirà già alle 20 con Melissa Di Matteo e Dario Salvatori, che introdurranno sul palco artisti emergenti. Nei giorni precedenti all’evento, Castelraimondo infatti ospita le residenze creative per talenti provenienti da tutta Italia, in un percorso tra audizioni, incontri e formazione. "Il Premio – aggiunge Pecora – nasce da un pensiero che ho custodito a lungo nel cuore: un omaggio sentito a Ravera, figura a cui devo la possibilità di aver intrapreso la mia carriera musicale e di aver vissuto pienamente la mia passione. Credere nei giovani significa costruire il futuro della nostra musica". Un Premio Speciale Gianni Ravera, andrà a Beppe Carletti alla presenza del paroliere e scrittore Marco Rettani, che insieme a lui ha raccontato nel libro "Soldi in tasca non ne ho, ma lassù mi è rimasto Dio" i primi sessant’anni dei Nomadi. In concomitanza con il Premio, il pubblico potrà godere anche dello spettacolo dell’Infiorata in centro storico.