SAN GINESIO (Macerata)
Un’impresa 4.0 con un’anima artigianale ad alta tecnologia che trasforma i mood creativi dei grandi fashion brand in accessori in maglieria di altissima qualità. Giuseppe Mochi, ceo della Feel Blue di San Ginesio (Macerata), come è nata l’azienda e di cosa si occupa?
"Nata nel 2003 come società di consulenza stilistica, dal 2015 è diventata un’azienda manifatturiera ad alto tasso di creatività, conquistando la fiducia di grandi fashion brand internazionali. Col fondatore Filippo Bracci abbiamo iniziato la progettazione e produzione di accessori moda e abbigliamento in maglieria e tessuto, cappelli, sciarpe, guanti e altro, private label. Lavoriamo per i grandi brand dell’alta moda a livello internazionale".
Fatturato e dipendenti?
"Il fatturato 2023 è di poco inferiore a 11 milioni. Abbiamo 35 dipendenti diretti e stagionalmente da 15 a 20 interinali. Lavorando quasi esclusivamente per l’accessorio invernale (è il 90% del fatturato), si tratta di un’azienda con ritmi di lavoro a prevalente andamento stagionale, in particolare da febbraio fino a settembre-ottobre".
Per descrivere la filosofia aziendale avete coniato il termine "Knittitude". Cosa significa?
"È l’attitudine a saper fare la tessitura, un mix di creatività, design, abilità artigiane, tecnologie digitali, realtà virtuale e protocolli ecologici. Il nostro core business sono gli accessori a maglia. Punti maglia e decorazioni caratterizzano i nostri prodotti e riescono a fare la differenza".
Quota di export e mercati di riferimento?
"Siamo al 75% e i principali mercati sono Canada, Francia, Germania, Spagna e Olanda".
La chiave del successo?
"Siamo in continua evoluzione. Abbiamo continuato a investire in particolar modo su certificazioni, sostenibilità dei processi produttivi e acquisto di macchinari da tessitura. La nostra forza risiede nel fatto che eseguiamo un processo produttivo completo, acquistiamo il filato e da qui escono dei prodotti finiti".