REDAZIONE MACERATA

Diagnosi errata su un bambino. L’Ast dovrà risarcire i genitori

Il piccolo aveva una torsione del testicolo. Quattro giorni dopo operato d’urgenza al Salesi

L’avvocato Monica Attili ha assistito la famiglia nella causa civile per il risarcimento promossa contro l’Ast

L’avvocato Monica Attili ha assistito la famiglia nella causa civile per il risarcimento promossa contro l’Ast

Una mancata diagnosi ha menomato un bambino, visitato in pediatria quando aveva 16 mesi. Per questo episodio, avvenuto dieci anni fa, ora l’Ast dovrà pagare poco meno di 50mila euro alla famiglia.

Alle 3 di notte del 18 gennaio 2014, una coppia maceratese si era presentata in ospedale: il figlio di 16 mesi piangeva disperato e sembrava avere dolori fortissimi. Il piccolo era stato ricoverato, visitato e sottoposto a una ecografia addominale, senza che venisse scoperta la causa del suo malessere. Nonostante la madre avesse indicato al personale una tumefazione allo scroto del piccolo, prima circoscritta a sinistra, poi diffusa, il bambino era stato dimesso il giorno seguente con la diagnosi di colica addominale in corso di visori–chetosi.

Ma quattro giorni dopo, i genitori avevano portato il figlio al pronto soccorso del Salesi di Ancona, e lì era stata diagnosticata una torsione del testicolo, che aveva causato una emorragia massiva. Ormai c’era poco da fare per il piccolo, che era stato subito operato per l’asportazione del testicolo ormai necrotizzato.

Dopo quanto accaduto, assistiti dall’avvocato Monica Attili, i genitori hanno avviato una causa civile contro l’Ast, chiedendo il risarcimento del danno. Il processo ha avuto un lungo iter processuale, per il cambiamento di diversi giudici nel corso dell’istruttura. Ma finalmente nei mesi scorsi è arrivata la sentenza di primo grado.

Alla luce delle consulenze tecniche d’ufficio, il giudice Luigi Reale ha riconosciuto un comportamento colposo del personale medico, per non aver visitato con attenzione il piccolo, cosa che avrebbe permesso di rilevare la tumefazione, procedere con una diagnosi corretta e interrvenire in maniera tempestiva sul bambino, evitando il danno causato dal ritardo.

Il giudice ha imposto che l’Ast risarcisca la famiglia con 47mila euro, riconoscendo al bambino una invalidità di undici punti per la lesione subita dieci anni fa.

Paola Pagnanelli