REDAZIONE MACERATA

Disposta la perizia sui filmati

Alunna disabile maltrattata: la famiglia non si è costituita parte civile

Via alla perizia sui filmati che accusano un’insegnante di sostegno e una assistente di aver maltrattato l’alunna disabile di cui avrebbero dovuto prendersi cura. Ieri mattina in tribunale a Macerata si è aperto il processo per la professoressa Alessia Cingolani e l’assistente Marta Morroto. I fatti sarebbero avvenuti la scorsa primavera in una scuola superiore di Tolentino. A far partire le indagini era stata una tirocinante, che aveva ritenuto alcuni comportamenti delle due insegnanti anomali, le aveva registrate e aveva esposto le sue perplessità al dirigente. I filmati avrebbero mostrato – per l’accusa - nel migliore dei casi il disinteresse di Cingolani e Morroto per la ragazzina, ma anche insulti, insofferenza, bestemmie e persino un’aggressione fisica; atteggiamenti molto diversi rispetto a quanto accadeva con un’altra insegnante. Alla fine delle indagini per entrambe erano scattati gli arresti domiciliari. Ieri dunque nella prima udienza il pm Rita Barbieri ha chiesto di eseguire la perizia su tutti i video e gli audio registrati a scuola. Gli avvocati difensori Nicola Piccinini, Diego Casadidio e Renato Coltorti, hanno chiesto di non acquisire agli atti del processo anche le registrazioni fatte dalla tirocinante, ma la corte ha respinto l’istanza: tutto il materiale sarà esaminato e valutato. Il 17 ottobre sarà incaricato il perito. I difensori hanno indicato, tra i vari testimoni, anche tre consulenti: lo psichiatra Marco Ricci Messori, il pedagogista Agostino Basile e il medico Vittorio Lodolo D’Oria, esperto chiamato più volte in processi analoghi in tutta Italia. Le due imputate ieri non erano in aula, come non lo erano le parti offese, la ragazzina e i genitori che, difesi dagli avvocati Vando Scheggia e Giancarlo Giulianelli, hanno preferito non costituirsi parte civile al processo.

Paola Pagnanelli