
Il fenomeno della processionaria Nidi rimossi e trappole installate
In questo periodo dell’anno il fenomeno della processionaria del pino, dovuta a un insetto, il Taumatocampa pityocampa, le cui larve sono particolarmente urticanti per l’uomo e gli animali. Gli uffici comunali hanno attivato il servizio di monitoraggio e asportazione fisica dei nidi nelle zone di proprietà comunale interessate da una significativa presenza dl parassita. Nei parchi pubblici, dove non è stato possibile rimuovere il nido, sono state installate delle trappole che catturano il parassita durante la discesa lungo il fusto dell’albero. Per quanto riguarda, invece, gli spazi privati è obbligatorio effettuare regolarmente, nel periodo invernale, l’ispezione degli alberi di propria pertinenza e, nel caso si evidenziasse la presenza di nidi di processionaria, di procedere alla rimozione e distruzione a proprie spese. Infine, il Comune raccomanda di non conferire i nidi di processionaria e i rami che li ospitano nei bidoni dei rifiuti, ma procedere con lo smaltimento mediante ditte specializzate, in modo da evitarne la diffusione e tutelare la salute pubblica. "Macerata, con l’istituzione dell’Ufficio ambiente e tutela del benessere animale e l’approvazione del regolamento, ha fatto da apripista per tanti comuni limitrofi, che stanno adottando i nostri piani di monitoraggio, e può considerarsi città capofila nell’affrontare i temi che riguardano l’igiene urbana veterinaria - commenta l’assessore Laura Laviano -. Ci auguriamo che, sempre più, vengano prese d’esempio le azioni che abbiamo adottato come nei casi specifici dei monitoraggi delle processionarie piuttosto che della zanzara tigre. L’educazione sanitaria e l’igiene urbana veterinaria sono strumenti di garanzia per la salute dell’uomo, dell’ambiente e degli animali".