CIARROCCHI/
Cronaca

Il nipote di Arnaldo Ciarrocchi ospite a "Roma Arte in nuvola"

Giulio Catelli ha proposto quadri sui paesaggi locali: "Disponibili a donare opere alla Pinacoteca Moretti".

Il nipote di Arnaldo Ciarrocchi ospite a "Roma Arte in nuvola"

di Ennio Ercoli

CiarrocchiCatelli: una dinastia di artisti che fa onore a Civitanova, che ne è orgogliosa. E’ stato attratto dal fascino dei pennelli anche il giovane, ma già affermato pittore romano Giulio Catelli, nipote di Arnoldo Ciarrocchi (formatosi alla scuola di Urbino), il quale è stato anche Accademico di San Luca nella capitale, una prestigiosa istituzione, alle spalle della Fontana di Trevi, che vanta secoli di storia. Il nonno Arnoldo – noto come pittore, incisore e acquarellista, apprezzato da Vittorio Sgarbi, celebrato nella Pinacoteca Comunale – ha letto le doti del nipote sin da piccolo. Giulio l’abbiamo conosciuto le prime volte quando arrivavano assieme nella Città Alta per l’estate a luglio. Primo incontro alla Tramvia o alla Galleria Centofiorini di Dino Baiocco e Giorgio Luzi, sotto il Palazzo Ducale. Adesso Giulio ha 40 anni. E’ già lanciato. Da venerdì a oggi è stato impegnato con la Galleria Richter alla manifestazione internazionale di arte moderna e contemporanea "Roma Arte in nuvola" (terza edizione), così denominata perché si tiene nella struttura realizzata dal celebre architetto Mssimiliano Fuksas. Nel corso della sua formazione Giulio ha proposto paesaggi di Civitanova, Morrovalle e alcuni interni, per passare poi a un genere di "pittura sempre dal vero – ci ha detto ieri – ma con le debite distanze impressionista". Con lui nello stand (proclamato mentre il migliore della Fiera) anche Luca Grechi e Andrej Dubravsky di Bratislava. "In casa siamo in tutto e per tutto civitanovesi, per via di mio nonno Arnoldo e di mia madre – ha ribadito Giulio Catelli – viviamo a Roma, come tanti marchigiani, e contemporaneamente a Civitanova, città che amiamo profondamente e dalla quale mai e poi mai penseremmo di staccarci. I paesaggi e ritratti che ho esposto qui li ho dipinti quest’estate a Civitanova e Morrovalle. Anche mio padre Camillo, scultore, nato a Napoli, dove ha insegnato all’inizio all’Accademia di Belle Arti e poi negli Istituti d’arte di Roma, dopo 40 anni è un civitanovese d’adozione a tutti gli effetti. Sarebbe sicuramente lusingato se si trovasse il modo per allestire una sua personale, quando sarà possibile. Nessun problema da parte nostra – inoltre – a donare una o anche più opere per arricchire la Pinacoteca Moretti o il Giardino di Casa Annibal Caro".