
Il direttore del master Pettinari, il presidente dell’Ordine Elisei, il rettore. Leoni e Alessandra Pierini, vice presidentessa dell’Ordine
Un nuovo corso di perfezionamento in comunicazione scientifica "Media e scienza. Informazione, comunicazione e innovazione: dal taccuino all’intelligenza artificiale" all’Università di Camerino, in sinergia con l’Ordine dei giornalisti delle Marche e con il supporto di Ucsi Marche. Partirà il 15 febbraio e finirà il 10 maggio, articolato su quattro sabati dalle 9 alle 16.
I docenti saranno venti tra giornalisti e accademici. Il corso è in presenza e totalmente gratuito per i giornalisti, alla fine sarà consegnato a tutti i partecipanti un attestato di perfezionamento, 16 crediti dell’ordine e 10 cfu universitari; essi potranno essere spesi nell’edizione del master in partenza a settembre. I posti disponibili sono settanta ed è possibile iscriversi mediante la piattaforma fino al 12 febbraio.
"È il primo progetto che va in porto con l’università ed è molto ambizioso – ha dichiarato Franco Elisei, presidente dell’Ordine dei giornalisti Marche –. Lo ritengo unico nel genere, è all’interno dell’università ma rivolto ai giornalisti, proprio per dare una maggiore competenza e conoscenza ai colleghi per quello che riguarda il settore dell’informazione scientifica. Siamo in un mondo in cui le situazioni cambiano rapidamente e quindi anche l’informazione deve adeguarsi, deve essere preparata a questo cambiamento. Sostengo da anni che si modificano i contenitori, ma non deve assolutamente farlo il contenuto, che deve essere sempre più di maggior livello. Il corso ci permette di acquisire competenza, noi giornalisti dobbiamo comprendere per far capire poi all’opinione pubblica".
"Ritengo che comunicare la scienza sia un dovere per i ricercatori – ha detto Graziano Leoni, rettore di Unicam –, ma si arriva a un pubblico più vasto grazie all’opera di chi racconta, ovvero il giornalista. In questa attività guadagniamo entrambi e mi auguro che ci guadagnerà la società, per la portata delle scoperte scientifiche da far capire al pubblico, fondamentale in un’epoca in cui la tecnologia sembra avere un ruolo che va ben oltre l’applicazione pura".
"Perché comunicazione scientifica? C’è un collegamento con l’area dell’intelligenza artificiale – ha raccontato Claudio Pettinari, direttore del master di comunicazione scientifica e public engagement –. Crediamo che questi saranno nei prossimi anni i temi in cui dovremo essere tutti formati. Sappiamo che le professioni cambieranno in maniera significativa, così come i fatti da raccontare, i rischi e le potenzialità".
Lisa Grelloni