Civitanova, 11 agosto 2024 – L’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo, colpendola con dei pugni e minacciandola di morte, in cambio della cocaina. Emergono particolari raccapriccianti sulla vicenda degli abusi sessuali ai danni di una 14enne dell’anconetano, che ha scosso la comunità di Civitanova. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitanova, guidati dal capitano Angelo Chiantese, hanno eseguito venerdì sera un fermo di polizia giudiziaria nei confronti di un marocchino di 25 anni, irregolare sul territorio italiano, che è ritenuto l’autore dello stupro della ragazzina, avvenuto nella notte di giovedì scorso, nella zona della pista ciclabile del Castellaro. Fondamentale per i carabinieri, che in poche ore hanno chiuso il cerchio sulla drammatica vicenda, è stato il racconto della vittima che coraggiosamente ha ripercorso tutti i momenti di quella notte da incubo.
Domani si terrà l’udienza di convalida dell’arresto del marocchino, che dovrà rispondere del reato di violenza sessuale pluriaggravata, commesso nei confronti di una minorenne, abusando della sua condizione di inferiorità fisica e psichica. Condotto nel carcere di Pesaro, su disposizione dell’autorità giudiziaria, il 25enne sarà ascoltato dal giudice nella giornata di domani. Il giovane è difeso dall’avvocato Domenico Biasco, che per l’udienza di domani si collegherà da remoto con il carcere pesarese. I carabinieri hanno ricostruito, ora dopo ora, la drammatica notte.
La minorenne era arrivata in città accompagnata dal nonno, in compagnia di un’amica sedicenne, ed era stata avvicinata dal giovane marocchino che aveva convinto le due minorenni prima a seguirlo in un bar a San Marone e, poi, ad accompagnarlo nei pressi della pista ciclabile, dove è stato raggiunto da un suo amico, anche lui di origini marocchine. La quattordicenne si sarebbe allontanata di qualche decina di metri dalla sua amica, in compagnia del giovane, per consumare della droga, verosimilmente cocaina. Giunti in un angolo buio del boschetto dietro la ciclabile, il marocchino avrebbe preteso una prestazione sessuale come pagamento della droga offerta alla minore. La 14enne avrebbe cercato invano di allontanarsi ma l’extracomunitario l’avrebbe colpita con dei pugni, bloccandola a terra e minacciandola di morte, costringendola a subire un rapporto sessuale completo. Solo dopo alcuni interminabili minuti, la ragazzina sarebbe riuscita a divincolarsi e a scappare via, raggiungendo in lacrime l’amica, che nel frattempo si era allontanata, e chiamando, poi, i carabinieri. Sono stati i militari ad allertare i soccorsi. La 14enne è stata trasportata al pronto soccorso, dove è stato attivato il protocollo rosa per le vittime di violenza. Le indagini sulla vicenda, condotte dai carabinieri e coordinate dal sostituto procuratore di Macerata Stefania Ciccioli, si sono, sin da subito, concentrate sull’analisi del sistema di videosorveglianza e degli esercizi pubblici lungo la strada percorsa dalle minorenni in compagnia del presunto stupratore, nonché sulla visione delle immagini video del bar dove i tre si erano fermati a bere. Preziosi sono stati i particolari forniti dalle due giovani, ascoltate dai carabinieri in audizione protetta, con l’assistenza di uno psicologo, che hanno riconosciuto in foto l’autore dello stupro. Forte e coraggiosa si è dimostrata la vittima di violenza che ha dovuto ripercorrere gli orrendi attimi vissuti, ma che ha saputo fornire agli inquirenti i giusti elementi per arrivare all’identificazione dell’uomo. Lo straniero, pregiudicato per spaccio, è stato raggiunto dai carabinieri in un’abitazione di fortuna in città.