ASTERIO TUBALDI
Cronaca

"Mandati via dalla piazza. E alle 11 non si vedeva nessuno"

"Costretti a lasciare la piazza alle sette del mattino per dei lavori che alle undici ancora non si vedevano. E...

"Costretti a lasciare la piazza alle sette del mattino per dei lavori che alle undici ancora non si vedevano. E...

"Costretti a lasciare la piazza alle sette del mattino per dei lavori che alle undici ancora non si vedevano. E...

"Costretti a lasciare la piazza alle sette del mattino per dei lavori che alle undici ancora non si vedevano. E intanto, la piazza è rimasta deserta mentre noi abbiamo perso una giornata di lavoro". A parlare con amarezza è Antonio De Ma (nella foto), ambulante storico del mercato settimanale di Recanati, che ieri si è visto costretto, insieme con altri colleghi, a lasciare la postazione abituale per far spazio all’allestimento del concerto di Ermal Meta, in programma per le 21. Lo sfogo è arrivato dalla piazza, vuota, con un video registrato dallo stesso De Maso. Il problema, spiega, non è l’evento in sé, ma la mancanza di buon senso e di comunicazione da parte del Comune. "Potevamo lavorare tranquillamente fino alle 11, magari anche fino a mezzogiorno. Bastava mettersi d’accordo, trovare una soluzione. Invece niente: ci hanno mandati in una via dove non passa nessuno, mentre in piazza non si è visto nessuno lavorare fino a tarda mattinata". Una situazione che, secondo l’ambulante, si sarebbe potuta gestire diversamente: "Avremmo anche potuto concordare una chiusura anticipata delle bancarelle. Ma non è stato nemmeno preso in considerazione. Si è deciso tutto a tavolino, senza criterio". Il tono si fa più duro quando parla della dignità del lavoro ambulante: "Con questo mestiere ci manteniamo le famiglie. Abbiamo figli, tasse, bollette. Ma per chi prende decisioni da dietro una scrivania sembriamo fantasmi. Invisibili". E il malcontento non è isolato. Secondo De Maso, non è la prima volta che si verifica una situazione simile: "Succede due, tre, anche quattro volte l’anno. Sempre la stessa storia: si pianifica tutto sulla carta, senza mai scendere in piazza a parlare con chi lavora davvero". ast. t.