Maxi rissa in via Roma, denunciati 7 egiziani. Sequestrati coltelli e spranghe

Si tratta di cittadini di età compresa tra i 20 e i 34 anni: alcuni di loro dovranno anche rispondere di porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere oltre che di lesioni personali aggravate. Le indagini dei carabinieri

Macerata, 26 marzo 2024 – Identificati e denunciati sette protagonisti della rissa a colpi di spranghe in via Roma: si tratta di cittadini di origini egiziane, di età compresa fra i 34 e i 20 anni, abitanti a Macerata e nella provincia, che dovranno rispondere  di rissa in concorso. Alcuni di loro dovranno rendere conto anche del porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere oltre che delle lesioni personali aggravate riportate dai feriti.

I carabinieri con le spranghe sequestrate
I carabinieri con le spranghe sequestrate

Alla base della contesa risultano, secondo le prime indagini svolte, questioni lavorative mai risolte nel settore edile. Nei confronti degli  egiziani coinvolti nella rissa i carabinieri di Macerata, che continuano a investigare per identificare anche gli altri partecipanti, hanno avanzato alla Questura di Macerata la proposta per l’adozione di misure preventive idonee a garantire la sicurezza urbana, come il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Macerata e del Dacur, il cosiddetto Daspo urbano.

Sono quattro le persone ferite nel corso della rissa, che hanno fatto poi ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso per delle ferite, sono state lievi, con delle prognosi dai tre ai sette giorni. I carabinieri sono arrivati a identificare gli egiziani dopo un’attenta analisi delle immagini estrapolate dalle telecamere. Solo due auto sono state danneggiate durante i tafferugli e per i militari è stato facile associare i proprietari dei mezzi - giovani operai di origini egiziane, impiegati nel settore edilizio - ai soggetti coinvolti nella rissa, loro connazionali impegnati anch’essi nel settore edile.

Le perquisizioni effettuate alle auto ha consentito di rinvenire all’interno delle stesse mazze da baseball ed un coltello a serramanico. Le successive indagini, continuate per tutta la notte e per l’intera giornata di domenica, hanno poi portato al rinvenimento anche di un secondo coltello, a lama fissa, e di altri bastoni e spranghe abbandonati durante la fuga, circostanze che inducono gli inquirenti a ritenere che l’azione è stata sicuramente premeditata e non è il frutto di un acceso diverbio casuale, degenerato poi in un atto di pura follia.