
Il direttivo dell’Avis di Montelupone
Avere sessant’anni e non sentirli, perché la freschezza della gioventù copre i vuoti prima occupati dalle generazioni precedenti. È questa la situazione dell’Avis di Montelupone che domani e dopodomani celebra i 60 anni di attività, con numeri molto significativi. Non solo un piccolo centro come questo conta – dati riferiti al 2024 – 126 soci che l’anno scorso hanno garantito 165 donazioni di sangue e 40 donazioni di plasma, ma in questo gruppo consistente sono 16 i donatori al di sotto dei 25 anni, 30 al di sotto dei 30 anni e 50 quelli al di sotto dei 40 anni. Insomma, 95 soci su 126 non superano i 40 anni, un risultato frutto di un’attività intensa e continua sul territorio.
"Nella situazione attuale – spiega Diego Pranzetti, il giovane presidente Avis di Montelupone – riusciamo per lo più a coprire il fabbisogno di sangue, ma bisogna concentrarsi su quello del plasma, alla base di farmaci cosiddetti plasma derivati che, data la loro efficacia, sono prescritti con sempre maggiore frequenza".
I 60 anni saranno festeggiati con diverse iniziative. Domani alle 21.15, in piazza del Comune andrà in scena la commedia dialettale de Li Sfiguranti de Montesanto "E addè… che je raccondemo?" Alle 23 "Ritmo nel sangue – Djset". Domenica alle 9.30 a San Francesco messa con il vescovo Nazzareno Marconi e corteo per le vie del paese. Alle 11.30 in teatro consegna delle benemerenze; alle 13 momento conviviale al parco Franchi.