ASTERIO TUBALDI
Cronaca

Multe a raffica: tolleranza zero in centro

Nessuna deroga neanche per anziani e disabili. Cresce la protesta tra cittadini e commercianti, con il cuore della città inaccessibile

Pochi parcheggi e molto rigore in piazza Leopardi

Pochi parcheggi e molto rigore in piazza Leopardi

A Recanati, mettere piede in centro in auto sta diventando un rischio calcolato, e sempre più spesso una multa garantita. Cresce il malumore tra i cittadini per il pugno di ferro dell’amministrazione comunale, che ha ordinato alla polizia municipale di sanzionare chiunque osi parcheggiare fuori dagli stalli, anche per pochi minuti. Il cuore pulsante della protesta è piazza Leopardi con le vie limitrofe, dove — a essere precisi — gli spazi di sosta regolari si contano sulle dita di una mano. Al di là dei parcheggi a pagamento in corso Persiani, trovare un posto è un’impresa, e chi si azzarda a fermarsi vicino alla farmacia, alla banca o al Comune rischia grosso. Non importa se l’auto resta cinque minuti o se il conducente è un disabile con tanto di contrassegno esposto. La tolleranza è scesa sotto zero, come testimonia l’amara esperienza di una coppia di anziani: "Mio marito è invalido. Siamo sempre andati a prendere un caffè in un bar di piazza, lasciando l’auto a due passi, come tanti. Ma stavolta ci hanno multati senza pietà. Il tagliando era ben visibile, ma niente da fare. Ci hanno fatto passare la voglia di tornare in piazza". Il messaggio sembra chiaro: o ti rassegni a cercare un parcheggio fuori dalle mura a pagamento, o stai a casa. Con buona pace di chi, da anni, cerca di rivitalizzare il centro storico. E intanto, come segnalano alcuni cittadini, c’è chi nota una certa selettività nello zelo. Ad esempio, in via Alemanni campeggia ancora un cartello di divieto di sosta con rimozione forzata risalente al 27 luglio 2024. Ma nessuno si è accorto mai della sua presenza. Che senso ha predicare la rinascita del centro se poi lo si trasforma in un campo minato per chi ci vuole arrivare? Forse si confonde il rispetto delle regole con l’ossessione sanzionatoria. E a farne le spese sono cittadini e piccoli esercenti. I risultati si notano, con ampie fasce di orario in cui il centro si spopola.

Asterio Tubaldi