"Se dovete dare i numeri, almeno dateli bene. L’aumento di presenze turistiche del 2% che avete annunciato a Porto Recanati non è per nulla in controtendenza rispetto ai paesi limitrofi, perché l’intera regione Marche ha registrato quest’anno un incremento che sfiora il 3%". Così il gruppo di minoranza "Centrodestra Unito" lancia l’ennesima polemica all’indirizzo dell’amministrazione. Le consigliere d’opposizione Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini contestano i numeri resi noti dal sindaco Andrea Michelini a fine stagione turistica, assicurando che c’era stato un lieve aumento di presenze e arrivi in città. "Centrodestra Unito" ha diverse cose da ridire. "Il nostro super sindaco Michelini aveva dato nelle scorse settimane i numeri del turismo portorecanatese sulla stagione 2024 – affermano Ubaldi e Sabbatini –. Ecco quello che diceva: “Porto Recanati è come sempre in controtendenza. Noi abbiamo presenze tra gennaio e agosto con il 2% in più rispetto al 2023 e un 1,40% in più circa di arrivi, quindi Porto Recanati è stata premiata per quello che abbiamo messo in campo a livello di manifestazioni“. Ma ieri il presidente delle Marche Francesco Acquaroli, nel corso del Forum del Turismo a Firenze, ha dichiarato che le presenze nell’intera regione hanno segnato un +2,94% e gli arrivi un +2,60%".
Per questo "Centrodestra Unito" sottolinea ancora: "Se la matematica non è un’opinione, Porto Recanati non ha nulla di controtendenza. Anzi: presenze -0,94% e arrivi -1,2% rispetto alla regione. Controtendenza? Ma dove? Dai dati emerge chiaramente come i risultati ottenuti non hanno nulla a che vedere con il lavoro messo in campo da questa amministrazione, bensì sono dovuti al sistema turistico regionale che ci ha trainato e che neanche abbiamo saputo sfruttare a pieno". Ubaldi e Sabbatini rincarano la dose: "Se realmente la gestione Michelini avesse fatto qualcosa e lo avesse fatto bene, Porto Recanati avrebbe dovuto superare le percentuali ttenute dalla regione. Ma siamo in pieno egocentrismo e ormai abituati alle favole che ci raccontano".
Giorgio Giannaccini