Un pezzo di ferro nella cena portata ai pazienti dell’ospedale Torrette

La testimonianza di un’artigiana 44enne di Loreto ricoverata nel reparto di oncologia. "Adesso ho un dente scheggiato e un taglio alla lingua: certe cose non dovrebbero accadere"

Il pezzo di ferro trovato dalla paziente oncologica all'ospedale Torrette nella cena: dente scheggiato e lingua tagliata

Il pezzo di ferro trovato dalla paziente oncologica all'ospedale Torrette nella cena: dente scheggiato e lingua tagliata

Recanati (Macerata), 12 marzo 2024 – Un pezzo di ferro nella cena portata ai pazienti ricoverati a Torrette. È successo martedì della scorsa settimana. Lo racconta una 44enne, una artigiana di Loreto che vive a Recanati, che per questo incidente ha rimediato un dente spezzato e la lingua ferita.

Sabato 2 marzo la donna era stata ricoverata nel reparto di oncologia ad Ancona, perché da alcuni giorni aveva la febbre alta. "Martedì sera – racconta lei – ci hanno portato come sempre la cena. Ho preso la frittata agli spinaci, ma mentre masticavo ho sentito qualcosa di duro, che mi ha fatto male: era un pezzetto di ferro".

La donna si è ritrovata con un dente scheggiato e un taglio alla lingua, che per giorni è rimasta gonfia rendendole difficile mangiare. "Ho subito chiamato l’infermiera e le ho mostrato quello che ho trovato. Lei ha preso il piatto. Poi hanno sigillato tutto e mi hanno detto che avrebbero subito segnalato questo episodio alla ditta di Faenza, che si occupa dei pasti per l’ospedale. Mi hanno anche detto che mi avrebbero risarcito la spesa per il dentista, e di rivolgermi all’Urp per tutta la pratica. Ma al di là di questo, mi sembra grave che accadano cose del genere: di fianco al mio letto c’era un ottantenne con un problema alla gola, se fosse capitato a lei magari poteva andare anche peggio".

La paziente ha chiesto spiegazioni al reparto. "Tutti si sono molto arrabbiati per questo incidente, di cui non ha alcuna colpa il personale dell’ospedale. Mi hanno spiegato che forse il pezzo metallico era caduto durante la preparazione del cibo da parte della società che manda i pasti all’ospedale. Arriva tutto da Faenza. Ho sentito tante lamentele su quello che viene portato alle persone ricoverate. Io, dopo quello che ho trovato nella frittata, non mi sono fidata e sono andata sempre al ristorante dell’ospedale, fino a quando sabato scorso non mi hanno dimessa: ho speso un sacco, ma non me la sono sentita di continuare a mangiare rischiando di rompermi un altro dente o peggio. Però io potevo scegliere, non tutti sono nelle mie condizioni e alla fine è un bene che sia capitato a me: per altri le conseguenze potevano essere peggiori. Non è accettabile che accadono cose del genere a chi si trova in ospedale. Adesso prenderò l’appuntamento con l’Urp come mi hanno detto e farò tutto quello che devo, per quanto mi è accaduto anche per chiedere maggiore attenzione su quello che devono mangiare le persone ricoverate".