
"Rete scolastica, occasione persa"
"Occorre, purtroppo, prendere posizione sulle esternazioni offerte dagli esponenti del Pd camerte e provinciale, in quanto totalmente false e pretestuose, basate sulla cieca ostinazione e devastante attitudine di vivere permanentemente nell’immobilità, per preservare logiche clientelari e di potere, senza avere la benché minima idea di fare un’attenta e mirata programmazione". Replica così Laura Sestili (Lega), consigliera provinciale con delega alla scuola, alle accuse di "inadeguatezza politica" e "ottusità burocratica" lanciate dal Pd di Camerino alla Provincia dopo che il piano scolastico approvato dall’ente è stato rivisto in parte dalla Regione, che non ha accolto l’accorpamento tra l’Itcg Antinori di Camerino e l’Ipsia Pocognoni di Matelica. "Il panorama della rete scolastica provinciale era ed è deprimente; a distanza di ben sei anni dal terremoto del 2016 poco, se non nulla, è stato fatto: frutto dell’inerzia delle istituzioni, composte proprio da quei personaggi che starnazzano senza avere ancora capito cosa è accaduto e cosa accadrà - incalza Sestili -. Questi sedicenti amministratori, che nulla conoscono del mondo scolastico, purtroppo non sanno o non vogliono avere una visione lungimirante della complessiva organizzazione scolastica e della sua corretta integrazione con le previsioni normative e le evoluzioni prossime future, pensando di protrarre la logica del conservatorismo e dell’emergenza. Il piano della Provincia, peraltro recepito a pieni voti dall’Ufficio scolastico regionale, dal comparto sindacale e dal Consiglio provinciale avrebbe consentito di avere già dal prossimo anno un dirigente scolastico e un dirigente amministrativo a tempo pieno, invece di un reggente in condominio che non riesce a garantire efficacia e presenza, rimanendo peraltro totalmente invariata la situazione per personale docente e tecnico. Nessuna scuola sarebbe stata soppressa, nessun taglio di personale si sarebbe effettuato, anzi si sarebbe garantito un futuro sereno e certo per tutti gli istituti dell’alto Maceratese consentendo di avere corsi efficienti e minimizzando le necessità di spostamento degli studenti e dei docenti, il tutto in piena autonomia, ponendo fine all’economia dell’emergenzialità che, quando finirà, troverà tutti impreparati e arriveranno, in quel caso sì, dolorosi e traumatici tagli della filiera scolastica".