
Il radiocronista Riccardo Cucchi, ospite alle 18 agli Antichi Forni
Riccardo Cucchi, voce radiofonica leggendaria di "Tutto il calcio minuto per minuto" e della nazionale italiana di calcio campione del mondo del 2006, è ospite a Overtime 2024 (oggi alle 19 agli Antichi Forni) per presentare il suo ultimo libro, "Un altro calcio è ancora possibile".
Cucchi, dove nasce l’idea di questo titolo del libro?
"Il titolo nasce innanzitutto per mettere in luce ed esaltare il lato più bello e più puro del calcio. Mi concentro in particolar modo sui valori e i pregi che questo magnifico sport ha da sempre avuto a tutti i livelli e che ha saputo trasmettere di generazione in generazione. Purtroppo – aggiunge – il calcio nell’ultimo periodo sta via via perdendo questi valori meravigliosi, complici diversi fattori quali la fame di profitto e di business che tralasciano diritti e speranze".
Il calcio italiano è in crisi, sa darsi una spiegazione?
"Ci troviamo in una fase molto complessa del calcio italiano e credo che questo problema parte da lontano: i settori giovanili. Fin da bambini, i calciatori non sono aiutati a migliorare la tecnica e la propria crescita personale, ma ci si sofferma troppo spesso sulla tattica, tarpando le ali a tanti potenziali talenti che aiuterebbero tutto il movimento calcistico italiano".
Come si può ripartire in un momento del genere? A chi possiamo ispirarci?
"Bisogna rifondare il sistema calcio, dalle scuole giovanili fino ad arrivare alla nazionale di Spalletti. Partendo dai responsabili giovanili e dagli allenatori che sono i primi che indirizzano lo sviluppo di un ragazzo. La nazionale spagnola è l’esempio lampante di modello vincente, come testimonia il recente successo ai campionati europei. Gli spagnoli sono stati bravi a rifondare le proprie scuole giovanili e imporre i propri principi di crescita e sviluppo di un ragazzo fin dai primi passi e oggi traggono i benefici delle scelte fatte".
C’è un capitolo del libro al quale è particolarmente legato?
"Sì. Quello sul calcio femminile, perché racconto di come sta compiendo progressi davvero incredibili. Meriterebbe davvero molto più spazio a livello mediatico. Credo che in Italia negli ultimi anni si sono fatti passi avanti importanti, ma guardandoci un po’ intorno notiamo come all’estero non c’è quasi più distinzione tra calcio maschile e femminile, motivo per cui abbiamo la possibilità di migliorare ancora sotto questo aspetto".
Marco Natalini