
Rinascono i capannoni Rossini. La gestione va all’Accademia
Sarà l’Accademia di belle arti a gestire, per tre anni, i rinnovati capannoni Rossini. La giunta, infatti, ha dato il via libera alla promozione di un accordo con l’istituzione artistica maceratese per valorizzare lo spazio (ristrutturato di recente) che si trova dietro la stazione, in modo che possa diventare luogo di formazione e crescita per i giovani. Il Comune e l’Accademia avevano già sottoscritto, nel 2018, una convenzione per la produzione di progetti di light design per la valorizzazione del patrimonio architettonico e urbanistico della città che ha portato, ad esempio, all’illuminazione artistica di piazza della Libertà, dello Sferisterio e del Monumento ai caduti di piazza della Vittoria. A dicembre dello scorso anno, i due enti hanno approvato un ulteriore accordo quadro per la promozione della collaborazione scientifico culturale, lo sviluppo e il consolidamento di opportunità e iniziative di comune interesse.
In forza di questa convenzione, l’Accademia ora si impegnerà a utilizzare i capannoni Rossini per servizi di formazione dei giovani artisti, anche ai fini didattici, con avvio di programmi di ricerca specifici, istituzione di borse di alta formazione a beneficio dei giovani artisti, collaborazione con istituzioni scientifiche, pubbliche e private, per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo, nonché costituzione di laboratori per la realizzazione di workshop, seminari, conferenze, simposi, convegni, finalizzati a particolari progetti di sviluppo. Sarà sviluppato uno spazio co-working e incubatore d’impresa, saranno messe in rete e sviluppate start-up nel campo delle discipline artistiche, a sostegno e sviluppo della ricerca anche laboratoriale; saranno creati spazi di ascolto attrezzati dove troveranno luogo prestazioni professionali convenzionate (presenza di specialisti con funzioni di accoglienza e sostegno psicologico, tesi ad intercettare i bisogni della popolazione giovanile prima che si trasformino in fenomeni di devianza o marginalizzazione), fornendo occasioni di ascolto, risposte specialistiche, nonché occasioni di promozione culturale e sociale. Prevista anche la creazione di uno spazio di ristoro a fini aggregativi. Il progetto dovrà essere predisposto dall’Accademia e vagliato dal Comune che, da parte sua, si impegna a versare anticipatamente all’istituzione 67mila euro al fine di attuare gli impegni previsti.