CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Scappano senza pagare la cena a Macerata. "Per noi è stata come una violenza"

Casette Verdini, due clienti ordinano fiorentine e a fine pasto si dileguano. La spesa sarebbe stata di 100 euro. Benedetta Giustozzi: "Dalle telecamere si vedono bene i loro volti, denuncerò il fatto ai carabinieri"

Ristorante La Scaletta di Casette Verdini: Benedetta Giustozzi con il padre Benedetto, nel tondo i due 'scrocconi'

Macerata, 2 settembre 2023 – “Sono entrati, hanno ordinato il piatto più costoso e poi si sono defilati senza pagare. Il conto era di 100 euro. È stata come una violenza per noi. In questo mondo, che è diventato solo dei diritti e mai di doveri, non c’è più rispetto per niente e nessuno. È il Far West. Quello che dispiace, quello che fa male, è l’inciviltà". Parola di Benedetta Giustozzi, figlia di uno dei titolari del ristorante La Scaletta, a Casette Verdini di Pollenza. Il fatto è accaduto la sera di giovedì.

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Due clienti si sono presentati per la cena: "Uno, il più anziano, molto abbronzato, avrà avuto 50 anni, l’altro era sui 35-40 anni, non mi hanno dato l’idea di essere parenti". Si sono seduti al tavolo e hanno ordinato due fiorentine: "Quello che ci ha colpito, ripensandoci dopo, è stato che hanno chiesto senza pensarci troppo due ‘cicliste’, il nome che il nostro ristorante ha dato a quel particolare tipo di fiorentina, un nome che conoscono solo clienti che sono già venuti, di certo non chi viene per la prima volta – sottolinea Giustozzi –, hanno chiesto anche mezzo litro di vino della casa e una bottiglia d’acqua. La ciclista è la nostra portata più costosa ed è anche impegnativa, tanto che i due ne hanno lasciata una parte nel piatto".

Finito di mangiare, se ne sono andati approfittando di un momento in cui il personale era impegnato altrove. "Anche se mi sono allontanata un attimo – ricorda Benedetta – con la coda dell’occhio ho visto che i due si stavano alzando. Quando sono tornata, dopo pochissimo, non c’erano più ma sul tavolo era rimasta la comanda, ecco perché ho subito avuto il sentore che se ne fossero andati senza pagare. Allora io sono andata di fuori a vedere se c’erano ancora e intanto ho mandato il cameriere a controllare in bagno, ma ovviamente non c’erano".

Poi dalle telecamere hanno visto che i due avevano lasciato l’auto vicino alla siepe pronti per partire a razzo e dopo avevano approfittato di un momento in cui non c’era nessuno in sala per svignarsela. "Dalle telecamere si vedono benissimo i loro volti – spiega Giustozzi –, come mi sono sentita? Delle persone vengono a casa tua e fanno quello che vogliono, ecco come ho vissuto questa cosa". Giustozzi andrà a sporgere denuncia ai carabinieri di Pollenza questa mattina. "Il punto non sono i 100 euro del conto, quello che fa male non è l’aspetto economico – tiene a sottolineare –, piuttosto a ferire è questa inciviltà, questa anarchia che ormai è dappertutto, ognuno fa quello che vuole. Già è difficile portare avanti l’attività di questi tempi per i motivi a tutti ben noti, vale a dire la crisi, l’aumento delle materie prime e così via. Se poi bisogna pure subire questi episodi diventa davvero spiacevole".

C’è anche un altro aspetto da considerare: "Da una parte, penso pure che sia stata una fortuna non averli incontrati mentre fuggivano, non si sa mai come reagiscono le persone. Di questi tempi tutto è possibile. Se avessero tirato fuori un coltello? Basta pensare a cosa è accaduto a quel ragazzo a Sirolo l’altro giorno per una questione di viabilità, è morto per strada per un colpo di fiocina nel petto". Per il ristorante di Casette Verdini, non è il primo episodio: "Anni fa due clienti erano particolarmente ubriachi, ci siamo messi a discutere e se ne sono andati senza pagare. Ma i carabinieri li hanno rintracciati grazie ai documenti nel portafoglio che era caduto a uno dei due e ce li hanno riportati al ristorante in piena notte, per saldare il conto".

La Scaletta è stata aperta negli anni ‘70 da suo padre Benedetto e suo zio Amleto: "È nata prima di me – trova il modo di sorridere, Benedetta, che di anni ne ha 43 –, questa attività è una famiglia, chi lavora qui mi ha visto letteralmente crescere. Non solo con i dipendenti, ma anche con i nostri clienti abbiamo un rapporto familiare, di amicizia. Questo è un punto di incontro nella zona, c’è chi viene per il caffè, chi solo per un saluto o per fare due chiacchiere".