LORENA CELLINI
Cronaca

"Se c’è uno sciacallo è il sindaco. Usa un lutto per coprire la crisi"

"Nella vicenda dell’approvazione del bilancio se c’è uno sciacallo quello è Ciarapica (nella foto)". Tutto il centro sinistra reagisce ai...

"Nella vicenda dell’approvazione del bilancio se c’è uno sciacallo quello è Ciarapica (nella foto)". Tutto il centro sinistra reagisce ai...

"Nella vicenda dell’approvazione del bilancio se c’è uno sciacallo quello è Ciarapica (nella foto)". Tutto il centro sinistra reagisce ai...

"Nella vicenda dell’approvazione del bilancio se c’è uno sciacallo quello è Ciarapica (nella foto)". Tutto il centro sinistra reagisce ai toni del sindaco che ha definito sciacallaggio i commenti della minoranza all’ennesimo flop del consiglio comunale. Francesco Micucci, Mirella Paglialunga, Elisabetta Giorgini, Letizia Murri, Piero Gismondi, Lidia Iezzi, Yuri Rosati gli rimandano indietro il giudizio definendolo "uno squallido sciacallo che utilizza un lutto familiare di un membro della sua maggioranza come foglia di fico per coprire la vergogna della sua amministrazione, la cui crisi è conclamata e parte da lontano, non certo dall’ultimo consiglio". Ricordano come la seduta del 21 maggio sia saltata "per scelta politica di Lega e FdI, mentre alla riunione dei capigruppo del 26 si è assistito a tesi battibecchi tra rappresentanti della sua stessa amministrazione, niente il presidente Troiani si sottrae agli obblighi di convocazione del consiglio di fronte a una crisi che rischia di portare al commissariamento della città e preferisce andarsene in vacanza". Nella ‘lista nera’ entra anche il nodo della variazione di bilancio che dovrebbe far seguito all’ok del consuntivo per poter spendere le risorse in avanzo dal 2024 "con parte del centrodestra - spiegano - che non la vuole votare perché ha compreso come in quella variazione si nascondano, più o meno palesemente, ’marchette’ elettorali al fine di portare preferenze alla sua candidatura alle regionali". Ciarapica sotto attacco anche per la scelta di non presentarsi in aula giovedì scorso. "Doveva esserci, spiegare le motivazioni extra-politiche e chiedere apertamente un rinvio. Tutti avremmo capito. Invece sapendo che il problema non era il lutto di un solo singolo consigliere, ha preferito nascondersi".