
L’assessore Katiuscia Cassetta
"Stiamo cercando di ampliare l’offerta per i più piccoli con le nuove strutture alle Vergini e a Corneto. I servizi che offriamo sono i più disparati, il lavoro con gli asili nido a Macerata è molto apprezzato, e funziona". L’assessore all’istruzione Katiuscia Cassetta fornisce i numeri per l’anno scolastico venturo dei poli degli asili nido e della scuola dell’infanzia. Per le 118 domande arrivate, di cui 57 per piccolissimi e 61 per i medio-grandi, i posti sono 66, di cui 36 per i piccolissimi e 61 per i medio-grandi; una richiesta su due non potrà essere accolta, ma l’assessore Cassetta sottolinea che "molti si iscrivono, ma le liste generalmente col tempo si sfoltiscono; ad ogni modo, i posti aumenteranno sensibilmente con i due nuovi poli, che nel 2026 saranno pronti, permettendoci di andare incontro alle famiglie". Vista la crisi demografica, con le nascite che sono sempre meno, "le iscrizioni alla scuola dell’infanzia sono scese di un centinaio di unità, mentre i numeri sui nido sono stabili".
Gli asili nido e le scuole dell’infanzia hanno a Macerata un’offerta molto ampia. "Tra laboratori del cibo, gli asilo nido ai musei e le iniziative con l’Opera grazie all’Arena Sferisterio – prosegue l’assessore –, l’attenzione a queste fasce d’età è massima. La nostra è una “città delle bambine e dei bambini“, motivo per cui le attività svolte sono molte, apprezzate e capillari. Le insegnanti sono riunite in collettivi, si confrontano costantemente e le nostre iniziative sono apprezzate da più fronti, non solo in ambito locale". La formazione nel settore, per le insegnanti, è continua. L’assessore racconta infatti come "siamo diventati un punto di riferimento sul lavoro aperto; abbiamo fatto due anni fa un viaggio a Berlino con le insegnanti dei nido tramite un bando europeo e organizzato un convegno un anno fa a Macerata, al quale hanno partecipato insegnanti da tutta Italia. Abbiamo mostrato loro come funziona qui la metodologia del lavoro aperto. Ne è seguita anche una pubblicazione". Il "lavoro aperto" è una modalità di insegnamento che dà maggiore autonomia e spazio decisionale ai bambini, favorendone la flessibilità e il dialogo con gli adulti. Cassetta sottolinea che "con le nuove strutture di Corneto e delle Vergini non sappiamo se potremo accogliere tutti ma l’offerta, a livello di posti disponibili, aumenterà sensibilmente".
Lorenzo Fava