
Auto davanti al cantiere di Palazzo Costa, in piazza Oberdan: si moltiplicano i cantieri in centro storico e per i residenti diventa sempre più complicato trovare un parcheggio (foto Calavita)
Vivere in centro è un continuo atto di stoicismo, ora più che mai con i tanti cantieri avviati che hanno aumentato le difficoltà. Si pensi ai parcheggi, per esempio. Trovare un posto non è un’impresa da poco. "E pensare – osserva Carlo Cambi, giornalista e residente del centro – che paghiamo anticipatamente l’Apm per avere un servizio che non abbiamo. E anche per questo ho coniato il termine di Centro stoico". Magari si può lasciare l’auto lungo le mura, ed ecco un secondo problema: una parte è gestita dall’Apm e un’altra da una differente società. In questo momento sono stati aperti molti cantieri che complicano il tutto: c’è un andirivieni di mezzi, anche pesanti, che poi vengono lasciati in queste vie e viuzze. "E uscire da casa – aggiunge Cambi – a volte diventa complicato". Non è nemmeno strano vedere posizionati dei cartelli che indicano il divieto di sosta e il possibile passaggio di mezzi, anche pesanti. "Ma questi cartelli sono scritti con il computer – sottolinea Cambi – quando dovrebbero avere altra ufficialità e non essere scritti a penna".
I parcheggi sono merce rara. "Ogni volta – confessa Francesca Tesei, docente Unimc in pensione e residente – mi viene l’ansia quando prendo la macchina perché so già che al rientro, specialmente di sera, dovrò fare giri e giri per trovare un posto, ammesso che lo trovi. Per noi residenti i posti sono pochi e quei pochi, specialmente dopo cena, diminuiscono perché ci parcheggiano tutti e i vigili non passano. E non mi meraviglio quando sento di chi vuole trasferirsi fuori le mura". Il rischio è che con tutte queste difficoltà i residenti possano alzare bandiera bianca e preferiscano trasferirsi altrove, perché il problema del parcheggio è accusato dal residente, ma anche dai suoi amici e parenti che preferiscono evitare di venire. "Non è affatto secondaria – sottolinea l’avvocato Federico Valori, anche lui residente in centro – la questione delle relazioni umane: è difficile entrare in centro e non c’è un buon servizio di parcheggi, oltretutto sono anche cari". Tutto ciò comporta un rischio: che il centro si spopoli e questo comporta un’ulteriore diminuzione di quei piccoli negozi di prossimità, molti dei quali spazzati via da una residenza stabile in continuo calo. Magari c’è chi pensa di affittare la casa agli universitari, ma anche questa forma di reddito subirà delle flessioni considerando che già il Claudiani, il più grande albergo cittadino nelle mura, è diventato uno studentato, un altro se ne realizzerà alle Monachette e un altro ancora in una parte dell’ex sede di Banca d’Italia. "Il punto – osserva Valori – è che manca da tempo un progetto sul centro e di ciò se ne pagano le conseguenze. Io, per esempio, ho spostato in periferia il mio studio legale". Il sindaco Sandro Parcaroli nel suo programma elettorale si era soffermato sul problema parcheggi, proponendo "la realizzazione del nuovo parcheggio di viale Leopardi (sotto Rampa Zara) – si legge nel programma redatto nel 2020 – completamente inserito in un progetto di riqualificazione dell’area, che nasconda comunque le macchine parcheggiate alla visuale sulla vallata e che garantisca un accesso meccanizzato al centro cittadino direttamente in Piazza della Libertà (con risorse disponibili grazie ai finanziamenti dell’UE, come indicato nella sezione 10 del programma)". E per incentivare la residenzialità si avanzava l’idea di "di concedere a carattere pluriennale sgravi sui tributi comunali e benefit concreti sui parcheggi/permessi e sui trasporti da e per le scuole alle famiglie e giovani coppie, con cittadinanza italiana, che trasferiranno la loro residenza effettiva in centro".