REDAZIONE MACERATA

Silenzi: "Niente ’Bella Ciao’ per il 25 aprile"

Il dem attacca il sindaco sul discorso: "Non ha contestualizzato la Liberazione e non ha citato Resistenza, partigiani e antifascismo"

Silenzi: "Niente ’Bella Ciao’ per il 25 aprile"

"Il sindaco di Civitanova non ha avuto il coraggio di pronunciare le parole Resistenza, partigiani, antifascismo, e la banda non ha suonato ’Bella Ciao’". E’ la sintesi di Giulio Silenzi della giornata del 25 aprile, con il focus puntato sul comportamento di Fabrizio Ciarapica. L’esponente del Pd si concentra su quanto accaduto in piazza Gramsci, davanti al monumento alla Resistenza, che ogni anno è lo spazio in cui si celebra la giornata della Liberazione. "Durante i saluti – sottolinea il dem – il sindaco ancora una volta non ha avuto il coraggio di pronunciare le parole ‘resistenza’ e ‘partigiani’, insomma di contestualizzare la festa della Liberazione dal fascismo e dal nazifascismo. Non ha avuto neanche l’ardire di pronunciare la parola antifascismo. Fortunatamente Vito Carlo Mancino, a nome dell’Anpi, ha fatto un intervento dove ha detto verità contro i tanti tentativi di svilire il valore del 25 aprile". Silenzi ‘benedice’ le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella "che invece si è fatto sentire forte e chiaro e il suo intervento dovrebbe essere monito e insegnamento per tanti circa il valore di questa festa". Tra le note stonate del 25 aprile civitanovese il dem indica anche la colonna sonora: "La banda musicale cittadina ha suonato sempre la ’Canzone del Piave’ e non ’Bella Ciao’, che invece in passato veniva intonata. A questo va aggiunto che la bandiera italiana sul pennone del monumento alla Resistenza era sgualcita e sfilacciata (a dirlo via social anche Mirella Paglialunga e Mirella Franco, ndr). Un segnale di trascuratezza ingiustificabile". Le celebrazioni si sono concluse in sala consiliare. "Qui – conclude Silenzi – il presidente del consiglio Fausto Troiani che, sappiamo, non riconosce la festa del 25 aprile, ha esordito dicendo ‘dobbiamo capire le ragioni di coloro che aderirono alla Repubblica di Salò perché, se non riusciamo a comprendere anche questo, sarà difficile ogni percorso di pacificazione’. Fortunatamente c’è stato l’intervento del professor Angelo Ventrone dell’Università di Macerata che ha relazionato sul tema ‘Il 25 aprile e la Repubblica degli italiani’ e ha fatto riflessioni storiche oggi attuali e molto efficaci".

Lorena Cellini