
Striscione per lo stop alle bombe in Palestina. Micucci contro il sindaco
"Sul tema della pace il sindaco ha provato a spaccare il consiglio, ma il giochetto gli è riuscito a metà". Francesco Micucci (Pd) entra in merito allo stop dato da Ciarapica allo striscione "cessate il fuoco", dopo la discussione in consiglio sulla crisi israelo palestinese.
Micucci ricorda che "i capigruppo di maggioranza e minoranza erano d’accordo a votare una mozione che chiedeva un cessate il fuoco immediato, unica eccezione l’esposizione della bandiera della pace, da alcuni considerata un simbolo di parte. Tutti comunque erano favorevoli a esporre uno striscione illuminato sul terrazzo di palazzo Sforza con la scritta “cessate il fuoco“". Ma a quel punto interviene Ciarapica e cambia tutto. "Fino ad allora dormiente e distratto dal suo cellulare – attacca Micucci – tanto da non aver risposto alle sollecitazioni sul bilancio, ha chiesto di emendare la mozione, impedendo di mettere lo striscione con la motivazione che avrebbe leso l’estetica del palazzo". Per il Dem "anche la maggioranza lo ha guardato storto per questo intervento fuori tempo massimo, e quando Ciarapica capisce che il voto a suo favore non è scontato ha chiesto una sospensione e costretto a un passo indietro: lo striscione sarà esposto ma con la mediazione al ribasso e una generica scritta “No alle guerre“. Non basta – conclude – il massacro continuo in uno scontro impari che anche le massime istituzioni internazionali stanno condannando. Ma a Ciarapica non interessa, gli sta a cuore invece accreditarsi a Roma negli ambienti più oltranzisti".
l. c.