Truffe agli anziani a Macerata, Flora di 93 anni: “Quel ragazzo sapeva tutto di me, gli ho dato 2mila euro”

Prima la telefonata, poi la richiesta di un prestito: è caduta nella trappola. Ma ad attendere il giovane fuori dalla porta c’erano i carabinieri, che lo hanno ammanettato

Adria Gaggiotti, per tutti Flora, con la vicina di casa Sandra Marini

Adria Gaggiotti, per tutti Flora, con la vicina di casa Sandra Marini

Ancona, 20 aprile 2023 – “Con l’inganno è entrato in casa e mi ha portato via 2mila euro. Ma ad aspettarlo sul pianerottolo c’erano i carabinieri. A tutti gli anziani come me, che vivono da soli, dico di fare moltissima attenzione e di non permettere a nessuno di introdursi in casa propria. Devo dire che però provo pena per il ragazzo che mi ha fatto questo, mi dispiace che ora sia nei guai. Da mamma quale sono, pensare che un figlio si metta in una condizione del genere è qualcosa che fa spezzare il cuore".

Adria Gaggiotti, per tutti Flora, con la vicina di casa Sandra Marini
Adria Gaggiotti, per tutti Flora, con la vicina di casa Sandra Marini

A parlare sulla soglia del suo appartamento, ancora scossa per quanto accaduto, è Adria Gaggiotti, per tutti Flora, aconetana di 93 anni. Residente a Macerata da 50 anni, in via Roma (una zona non lontana dal centro storico), ieri mattina si è trovata faccia a faccia con un truffatore, che è stato poi bloccato e portato via dai carabinieri, appostati lì fuori. Si tratta di un 20enne che sarebbe originario di Napoli, "un bellissimo ragazzo", lo descrive Adria. Lei, quasi un secolo di vita e una grande lucidità, è la vedova del professor Francesco Barletta, che è stato preside del classico Rinaldini di Ancona e del classico Leopardi a Macerata.

Ieri, tutto è iniziato con una telefonata. "Arriva una chiamata a casa, un uomo dice di essere Sandro, un amico carissimo di mio figlio. Gli ho chiesto dove si trovasse, lui mi ha detto che era a Roma. Ed effettivamente questo Sandro vive proprio a Roma. Così, mi sono fidata. Mi ha detto che doveva ritirare un pacco all’ufficio postale, una cosa simile, mi ha chiesto se potevo andarci io ma ho risposto che non potevo, non ero in condizioni di uscire in quel momento". Il truffatore non conosceva solo il nome dell’amico stretto del figlio dell’anziana: aveva raccolto diverse e precise informazioni. Infatti, prosegue Gaggiotti, "mi dice: ‘Se non puoi andare tu, magari manda la tua donna delle pulizie’, e cita perfino il nome di questa ragazza. Non riesco a capire come facesse questo sconosciuto a sapere tutte queste cose".

Lei a quel punto ha mandato la donna delle pulizie all’ufficio postale: una mossa che puntava, con ogni probabilità, a far rimanere l’anziana da sola in casa. "Poi, al telefono, continua dicendo che non gli bastavano i soldi per il ritiro all’ufficio postale e mi chiede se ho 6mila euro da prestargli. Io ho controllato, a casa ne avevo solo 2mila, l’ho riferito al mio interlocutore. Lui mi ha detto ‘Grazie, ti mando Marco, verrà lui a prendere i soldi’. Io ho detto che andava bene".

Non ha dovuto aspettare troppo. "Dopo cinque minuti, hanno suonato al citofono: apro la porta e c’era questo ragazzo, che si presenta appunto come Marco, di bellissimo aspetto, moro, si esprimeva in un italiano senza nessun accento, anche se, a dire la verità, non è che abbia parlato molto". A questo punto, il truffatore è dentro casa. "Mentre era in attesa che gli dessi i soldi, si guardava attorno e andava spesso a vedere dalla finestra, controllava la strada".

Ma i carabinieri – che evidentemente stavano seguendo le mosse del truffatore, un volto che sarebbe stato già noto alle forze dell’ordine – erano appostati, in borghese, qualcuno dentro l’officina meccanica di fronte (alla fine di via Ettore Ricci) e qualcuno già dentro il palazzo di via Roma, pronti a intervenire. "Gli ho dato i 2mila euro, che nel frattempo avevo messo in una busta – racconta ancora Gaggiotti – lui mi ha salutato, è stato gentile. Ma quando ha aperto la porta si è trovato davanti due uomini, che poi abbiamo capito essere i carabinieri. L’hanno bloccato e ammanettato".

Gaggiotti, nel pomeriggio di ieri, era ancora scossa ma per fortuna stava bene. Mentre la truffa era in corso, comunque, i vicini si erano messi in allarme: una dei residenti nel palazzo ha notato che erano entrati due uomini (i carabinieri in borghese) e aveva avvisato un’altra vicina, Sandra Marini, che è salita fino al piano di Gaggiotti per controllare che fosse tutto a posto: ma si è trovata davanti una scena incredibile. "I carabinieri hanno fermato quel ragazzo – riferisce Marini – erano momenti concitati, l’aspetto più singolare era che, nonostante tutto, Flora fosse preoccupata per le sorti di quel ragazzo. Comunque noi vicini ci eravamo accorti che qualcosa non andava e abbiamo tenuto d’occhio la situazione".

Col senno del poi, Adria non avrebbe fatto entrare quel ragazzo: "A tradirmi è stato il fatto che conoscesse il nome dell’amico fraterno di mio figlio – riflette – in 93 anni non mi era mai capitata una cosa del genere, però non mi sono spaventata. Solo dopo, quando l’hanno preso i carabinieri, mi è venuta un po’ di preoccupazione". Nel pomeriggio, è andata a trovarla il genero, la vicina è rimasta sempre con lei.